Sticazzi

sti-càz-zi

Significato Espressione con cui si manifesta disinteresse o stupore

Etimologia contrazione di questi cazzi.

Questa parola - talvolta, nello scritto, impreziosita da un apostrofo iniziale, o mantenuta scomposta in ‘sti cazzi - appartiene a un registro volgare, e presenta diversi profili interessanti. Come accade che diventi quasi un’enantiosemia, esprimendo ora disinteresse sprezzante, ora partecipe stupore?

La prima accezione è quella fondamentale, con cui questa parola nasce nel dialetto romanesco; il significato che assume in questa veste è analogo a un “non me ne importa”, ma colorato di connotati che intendono sminuire l’oggetto dello “sticazzi”: “Sono stato in vacanza alle Canarie” “E sticazzi”, ” La tua fidanzata non mi piace” “Sticazzi, sopravviverò”, “Siamo in ritardo” “Sticazzi, aspetteranno”.

Con la conquista di una ribalta nazionale, questa parola, specie al nord, ha visto mutare il suo significato in senso quasi opposto; lo sticazzi è diventato un’espressione di stupore, di ammirazione: “Ho attraversato la Manica a nuoto” “Sticazzi, sei bravissimo!” “Sono arrivato primo al concorso!” “Sticazzi! Chissà che soddisfazione!”, “Mi sono comprato casa” “Sticazzi, devi guadagnare bene”. Questo mutamento è fisiologico: quando una parola esce dal contesto che l’ha formata inevitabilmente si imbastardisce e si trasforma - anche se i Romani bacchettano molto l’uso non ortodosso.

Infine ci si può domandare che cosa abbiano a che fare simili significati coi genitali maschili. La risposta semplice sarebbe: niente, è un riferimento consueto che evidentemente ha successo. La risposta complessa cercherebbe di evidenziare alcune linee di forza sottese alla lingua parlata - fra cui sesso, deiezioni et similia - tentando una spiegazione secondo un paradigma antropologico. Noi siamo per le risposte semplici.

Parola pubblicata il 22 Settembre 2014