Suggellare

sug-gel-là-re (io sug-gèl-lo)

Significato Sigillare; confermare definitivamente, convalidare

Etimologia dal latino tardo sigillare, derivato di sigillum ‘sigillo’, diminutivo di signum ‘segno’.

Il modo in cui parole gemelle finiscono per spartirsi un’eredità di significato è sempre sorprendente — ma qualche volta di più.
Capita spesso che una medesima parola latina dia vita a due varianti italiane: una continuata e alterata per via popolare, e una più fedele all’originale e recuperata per via dotta come prestito dal latino scritto — con alla fine due significati differenti.

Dal latino sigillum nasce, in epoca tarda, il verbo sigillare. Questo porta in italiano, attraverso la schietta lingua parlata che usura e deforma, al suggellare; ma è solo una manciata di anni posteriore (degli inizi del Trecento) l’attestazione del dotto sigillare.

Ora, inizialmente ‘suggellare’ aveva dei significati del tutto sovrapponibili a ‘sigillare’. Ma i suoi primi significati concreti (quelli per cui si può suggellare una bottiglia, suggellare una lettera, suggellare una cassa) ormai da secoli sono recessivi, e oggi solo letterari — con un certo sapore di affettazione.

Infatti è il sigillare che ha finito per raccogliere l’eredità del sigillo come chiusura — sigillata la busta con notizie ufficiali, sigillata la scatola di biscotti nuova, sigillato il vetro della doccia. Anche per questo il sigillare è più corrente, e ha un aspetto più pratico. Al suggellare invece è spettata l’eredità del sigillo in quanto prova, conferma definitiva, anche in una dimensione ideale. Per questo si suggella il patto con la stretta di mano, il gesto ospitale suggella l’amicizia, il premio importante suggella il successo dell’artista.
Curioso che la variante emersa per via popolare sia oggi quella più ricercata — che peraltro spicca per una sonorità piuttosto sensuale.

Ma in effetti il ruolo del sigillo è ancipite. La cifra, il simbolo, il segno che il sigillo imprime (sigillum è letteralmente diminutivo di signum) serve tanto ad autenticare la fonte del documento su cui è impresso quanto a garantirne l’integrità. Nel suo segno si uniscono chiusura e convalida — e questo è un punto importante del nostro pensiero. Anche se l’uso consueto ci fa separare idealmente l’azione del sigillare la lettera con una rapida leccata e del suggellare l’amore con un bacio, la radice è la medesima: un’apposizione, che mette un punto su un fatto. C’è una serratura, nella conferma, e c’è una conferma nella serratura, e stanno entrambe nel segno del sigillo — o del suggello.

Parola pubblicata il 14 Maggio 2021