Turchese
tur-ché-se
Significato Minerale composto da fosfato idrato di alluminio e rame, annoverato fra le pietre preziose; colore azzurro-verde proprio di questa pietra
Etimologia propriamente, ‘pietra turca’, mutuato dal francese pierre turquoise.
Parola pubblicata il 04 Febbraio 2016
L'italiano visto dagli stranieri - con Chiara Pegoraro
L'italiano è una delle lingue più studiate al mondo: come è che gli stranieri la vedono, quali sono le curiosità, le difficoltà e le sorprese che riserva a chi la sta imparando? Con Chiara Pegoraro, esperta insegnante d'italiano per stranieri, osserveremo attraverso alcune parole le questioni più problematiche e divertenti di questo tipo di apprendimento. Per gli italiani, qualcosa di nuovo e insolito sulla loro lingua madre; per le migliaia di amici stranieri che ci seguono, un simpatico aiuto.
La galassia dei nomi delle pietre preziose è affascinante: l’etimologia di questi nomi talvolta si perde nella notte dei secoli, altre volte ne è documentata l’origine. Possono derivare dalle divinità a cui le pietre si credevano collegate, o semplicemente dal colore o da quelli che ne erano eccellenti luoghi di provenienza - e proprio a quest’ultimo caso si riconduce la nascita del termine ‘turchese’. Infatti, nonostante si tratti di una pietra conosciuta e usata fin dagli albori della civiltà (pensiamo alle miniere del Sinai da cui provenivano le turchesi usate dagli Egizi), in Europa la sua fama - a partire dalla Francia - si è inestricabilmente legata a una provenienza turca. Essendo una delle più delicate fra le pietre preziose (o meglio, fra le pietre dure), intorno ad essa sono nate molte superstizioni riguardanti il suo decadimento - tanto che, fin dall’epoca romana, è stata credenza diffusa che fossero innanzitutto gli influssi del vizio e di una condotta corrotta a sciuparla. Ma bastano profumi, oli e balsami per rovinarla irreparabilmente. Tanto celebre è stata questa pietra e tale il suo fascino che il suo meraviglioso colore verde-azzurro è indicato col suo stesso nome - e oggi lo riconosciamo in golfi, occhi e cieli.
- Vuoi un po’ di caffè turchese? -
Il turchese (colore) si riferisce a una sfumatura così tipica di azzurro-verde del turchese (pietra) da averne assimilato il nome. L’equivoco della studentessa è facilmente comprensibile: turco, turchese e turchino (la famosa fata!) hanno tutte la stessa origine, turca, appunto. Quello dei derivati è un mondo rischioso per gli studenti. In effetti non c’è nessuna regola per cui si possono dire francese, inglese e danese ma non turchese per indicare la provenienza nazionale. Inoltre in molte lingue dei Balcani e del centro-nord Europa, turco si dice Türkisch o turkish. In italiano però la parola turchese si è specializzata per indicare solo la pietra e il suo colore, con un prestito adattato dal francese turquoise. Così importante è stata l’influenza francese che persino in turco (lingua), il turchese (pietra) si chiama turkuaz.
Poco male, il caffè sciropposo alla turca è comunque molto buono, a patto di lasciarlo decantare qualche minuto. Eppure l’immagine di bere una tazza di un liquido denso e fumante dal bel color turchese è molto forte. Quando me l’ha offerto mi è venuta in mente la sgradevole sensazione di dover trangugiare un beverone a base di ammorbidente solo per non offendere. Educatamente, ho declinato l’offerta.