Visibilio

vi-si-bì-lio

Significato Grande quantità; nell’espressione ‘andare in visibilio’, estasi

Etimologia dalle parole del Credo cattolico visibilium omnium et invisibilium.

Questo è uno dei più celebri esempi di parola nata come storpiatura popolare di una formula latina. Nel Credo, preghiera cattolica di professione di fede, si parla di Dio creatore del cielo e della terra, e di tutte le cose visibili e invisibili (visibilium omnium et invisibilium). La ripetizione della preghiera latina da parte di un pubblico non colto di fedeli - che spesso non comprendeva affatto ciò che ripeteva - ha invitato questa stortura, col semplice significato di ‘grande quantità’, essendo, queste cose visibili e invisibili, moltissime. Quella di ‘visibilio’ è una storpiatura sorprendentemente diffusa, in italiano, che precede di molto l’unità politica e linguistica della nostra nazione, e infatti è presente in molti dialetti. Si può allora dire che alla fiera c’era un visibilio di gente, che dopo la performance abbiamo ricevuto un visibilio di complimenti, e ci si può ritrovare sulla scrivania un visibilio di scartoffie da sbrigare.

‘Visibilio’ ha anche un altro significato particolare, quello di ‘estasi’: la locuzione ‘andare in visibilio’ è usata col significato di trasecolare, entusiasmarsi, meravigliarsi - sempre in senso positivo. Nessuna stranezza: il nesso fra una quantità grande e meravigliosa e un’emozione estatica è piuttosto immediato. Quindi lo zio mangione va in visibilio quando vede arrivare gli antipasti, l’improvvisazione del musicista manda in visibilio gli spettatori, e torme di fanatici vanno in visibilio dopo la presentazione del nuovo telefono.

Parola pubblicata il 24 Luglio 2015