Espungere

es-pùn-ge-re (io es-pùn-go)

Significato Nei manoscritti antichi, eliminare dal testo lettere, parole o frasi, segnando un punto sopra o sotto le singole lettere; in filologia, eliminazione di parole o frasi ritenute interpolate; eliminare qualcosa da un testo, spesso da una lista

Etimologia dal latino expungere ‘cancellare con punti’, composto da ex- fuori e pungere.

Siamo abituati a cancellare lettere, parole o frasi da un testo scritto con tratti decisi, evidenti: si tira una riga, si fa un frego. Invece l’espungere ci racconta una pratica enormemente più aggraziata: il segnare con dei punti, sopra o sotto, le lettere da non considerare.

È sicuramente una pratica andata, di cui si trova traccia solo in manoscritti vecchi di secoli; ma l’onda lunga di questa azione permane nei significati dell’espungere. E se in filologia si parla dell’espungere come dell’eliminare parti di testo interpolate, spurie, che non appartengono alla versione originale, comunemente l’espungere resta l’eliminare qualcosa da un testo. Spesso si usa in riferimento a liste ed elenchi. Così il candidato ritirato viene espunto dalla graduatoria, facendo la spesa si espungono via via dalla lista le cose che abbiamo già messo nel carrello, e dalla versione definitiva dell’articolo si decide di espungere un riferimento di cui non siamo completamente sicuri.

La scelta di questa parola è cifra di un eloquio forbito, che ammanta di grazia un’azione fra le più comuni - anche se spesso la pratica da cui scaturisce questo verbo non è nota.

Parola pubblicata il 25 Novembre 2016