Eupeptico

eu-pè-pti-co

Significato Di sostanza che stimola l’appetito e facilita la digestione, o sostanza che ha questo effetto

Etimologia da eupepsia, voce greca composta da eu- ‘buono’ e pèpsis ‘digestione’.

Quello dell’eupepsia - cioè della buona digestione - è un campo su cui si confrontano i saperi delle tradizioni alimentari e della scienza medica.

Si dice eupeptico tutto ciò che agisce come stimolante dell’appetito o comunque favorisce la digestione. Classicamente eupeptico è l’aperitivo, che mette in moto le secrezioni gastriche, come anche l’amaro a fine pasto. Ma esiste una vasta galassia di droghe vegetali che hanno queste virtù e perciò si dicono eupeptiche - pensiamo ad anice, liquirizia, zenzero (fra l’altro citato da Elio e le Storie Tese nella canzone Natale allo zenzero proprio come eupeptico), e chi più ne ha, più ne metta.

Il registro di questa parola (aggettivo che può essere sostantivato) è piuttosto alto, e anche se non si tratta di un mero tecnicismo, spesso le sono preferiti sinonimi più pronti come ‘digestivo’. Ma non si deve trascurare il fatto che - oltre a tornare buono in vena ironica - l’eupeptico favorisce anche la digestione ex ante, non solo ex post. Insomma, sarebbe strano offrire un digestivo come aperitivo. Quindi si possono servire come eupeptico crostini e vini leggeri mentre si finisce di apparecchiare, durante il pasto si possono bere tisane eupeptiche, e alla fine della scorpacciata il padrone di casa ci invita a scegliere fra una falange di eupeptici che lui stesso ha distillato.

Parola pubblicata il 27 Luglio 2016