Fuffa

fùf-fa

Significato Ciarpame, roba che non vale niente; argomentazione ingannevole o inconsistente

Etimologia regionalismo lombardo, probabilmente derivato da fuffigno, che in Toscana ha valore di ‘garbuglio di fili’.

Questa voce lombarda, negli ultimi decenni, si è guadagnata una meritata ribalta nazionale. La fuffa, dapprima - probabilmente derivata da ‘fuffigno’, cioè garbuglio di fili e tessuti, o secondo altri addirittura con un’origine espressiva che descriverebbe un ammasso leggero - indica il ciarpame, roba dozzinale e completamente priva di valore. Può quindi, propriamente, rivelarsi fuffa il prestigioso regalo che ci ha fatto l’amico, l’eredità del prozio può consistere in fuffa, e la soffitta è stipata di fuffa.

Ma determinante è il valore figurato di questa parola: la fuffa è il discorso privo di valore, il luogo comune, l’argomentazione inconsistente. Si può commentare un articolo dicendo che è pura fuffa, una critica può essere tutta fuffa a parte un paio di punti, e non sapendo dare una risposta, si risponderà con della robusta fuffa.

Una parola buffa, piacevole e vigorosa, che dà un bel colore alla frase.

Parola pubblicata il 11 Agosto 2015