Onta

ón-ta

Significato Disonore, infamia; offesa

Etimologia dal francese antico honte disonore, derivato dal francone haunitha disprezzo.

Una parola di registro alto, e di significato grave. L’onta è il disonore, l’infamia che consegue a un atto esecrabile, disonesto o vile, sia nel caso in cui sia compiuto, sia nel caso in cui sia subìto - e in quest’ultimo senso l’onta prende la forma dell’affronto, dell’offesa. Infatti, nella strana logica dell’onore, un marchio d’infamia può essere responsabilità propria o altrui.

Si può quindi parlare dell’onta di un delitto che macchia la rispettabilità del colpevole e della sua famiglia; dell’onta patita dalla donna stuprata, che oltre all’oltraggio dello stupro patisce uno strisciante stigma sociale; dell’onta di un fallimento vergognoso.

Una parola di tal fatta si presta straordinariamente bene a usi ironici e iperbolici, che sovvertano la serietà del suo significato in esagerazione e scherzo: davanti all’onta di chi non gli cede umilmente il passo, l’automobilista iracondo si attacca convulsamente al clacson; lo spaccone lava l’onta di una sconfitta a biliardo facendo harakiri con la stecca; e l’onta del formaggio sulla ribollita fa diventare paonazzo il cuoco.

Va notato che in certe espressioni questa parola acquisisce significati più leggeri, che non hanno a che vedere con vergogna e disonore: se vado al cinema con gli amici a onta della fidanzata, lo faccio semplicemente suo malgrado; se passo l’esame a onta dei pronostici, lo faccio a loro dispetto, e con che soddisfazione.

Parola pubblicata il 03 Novembre 2014