Sfarfallare

sfar-fal-là-re (io sfar-fàl-lo)

Significato Della crisalide, uscire dal bozzolo come farfalla; svolazzare qua e là; di luce, tremolare

Etimologia composto parasintetico di farfalla.

Le metafore funzionano bene quando riescono a descrivere qualcosa attraverso un tratto distintivo di qualcos’altro, in maniera trasparente e incisiva. Lo sfarfallare ci apprecchia due usi metaforici del tutto distinti e molto potenti.

‘Sfarfallare’ può avere un uso concreto, per quanto poco ricorrente visto che il ciclo vitale degli insetti non è materia costante dei comuni discorsi: sfarfalla la crisalide che esce dal bozzolo dopo la metamorfosi. Pacifico, è il primo ‘sfarfallare’ che emerge in italiano. Ma un verbo che in maniera così eloquente ci descrive un ‘far farfalla’ ha suggerito (parliamo del Sei-Settecento) delle estensioni figurate di significato.

La farfalla ha un movimento lieve, ma certo non dei più continui, anzi. Vola qua e là, mutando sempre direzione, sbalzata a ogni fiato di vento, e non s’intende mai che cosa attiri la sua attenzione: così lo sfarfallare diventa il movimento di uno svolazzare volubile, incostante, un cambiare inesausto. Sfarfallo nella festa senza trovare nessuno di interessante con cui parlare, l’amico sfarfalla fra interessi diversi e superficiali, la collega sfarfalla di ganzo in ganzo senza che sia mai davvero presa. Il modo in cui vola la farfalla non ha uguali: quanto è diverso da quello della rondine, così ampio e liscio, o dell’ape, così metodico. Niente si muove nell’aria con tanta incertezza e tanta autonomia e in modo così spezzato: le foglie nel vento non sfarfallano, i fiocchi di neve non sfarfallano. Solo le farfalle sfarfallano - e tutto ciò che metaforicamente descriviamo col loro singolare volo.

Negli anni ‘20 (in ambito cinematografico) salta fuori un altro sfarfallare: non riguarda il movimento ma la luce. ‘Sfarfallare’ qui significa variare ritmicamente e rapidamente la luminosità di lampade, schermi, immagini, in un continuo tremolare. Quando c’era qualche problema sfarfallavano le televisioni a tubo catodico, un certo studiato sfarfallare del video in bianco e nero dà un profumo d’antan, e la lampada al neon che inizia a sfarfallare ci fa dare di matto. Che c’entra la farfalla. Molti dizionari la fanno facile dicendo che è il richiamo figurato al moto intermittente delle ali della farfalla. Ma non si parla di moto, qui. Si parla di luce. Le ali della farfalla sono quasi bidimensionali: quando vola c’è sempre l’istante in cui ce ne offre il taglio (e quasi scompare) alternato a quello in cui ce ne offre il piatto (ed è una luce colorata che si accende). Le farfalle in volo, al nostro occhio, si accendono e si spengono continuamente. Di qui lo sfarfallare luminoso, e lo sfarfallìo.

Secoli di osservazioni quotidiane delle farfalle ci distillano questi significati. Il nostro pensiero, attraverso la parola, astrae un elemento della realtà per comprenderla. Questa è quasi tutta la nostra intelligenza.

(Ah, ‘sfarfallare’ avrebbe un altro significato: commettere errori grossolani. errori commessi da teste distratte e leggere come farfalle. Ma pare del tutto desueto.)

Parola pubblicata il 22 Settembre 2018