Accolito
ac-cò-li-to
Significato Seguace assiduo e fedele; in alcune Chiese cristiane, ministro di culto
Etimologia dal greco akóloythos compagno di viaggio, derivato di kéleythos sentiero.
Parola pubblicata il 09 Dicembre 2014
ac-cò-li-to
Significato Seguace assiduo e fedele; in alcune Chiese cristiane, ministro di culto
Etimologia dal greco akóloythos compagno di viaggio, derivato di kéleythos sentiero.
Parola pubblicata il 09 Dicembre 2014
Rispetto al significato etimologico, questa parola ha preso una piega per nulla scontata.
Negli ordinamenti ecclesiastici di diverse Chiese cristiane, quella di accolito è una carica con cui si viene investiti durante il percorso verso l’ordinazione sacerdotale: in altri termini è una tappa lungo un sentiero, a cui corrispondono compiti e responsabilità specifiche. In un senso più generale, l’accolito è un seguace mosso da particolare devozione e fervore: anche in questo senso resta spesso associato a realtà religiose - ma con una sottile sfumatura di spregio, evocando in particolar modo una fedele e scervellata adesione a una setta.
Ciò che appare evidente è l’inclusione dell’accolito in una struttura gerarchica - dato completamente alieno all’akóloythos greco. Non si vede perché un compagno di viaggio dovrebbe essere in una posizione di subordine, anzi: dovrebbe essere il pari per eccellenza. Purtroppo, a partire dall’immenso respiro dell’etimologia, questa parola si è ridotta a non poter prescindere da un colore di esoterismo in cui il compagno di viaggio diventa colui che viene accompagnato in un viaggio da una volontà superiore.
Quindi, se dico che mi sono lanciato in un nuovo progetto coi miei accoliti, mi dipingo subito circondato da una squadra di lacché; se parlo del parlamentare che siede coi suoi accoliti, me lo figuro in mezzo a portaborse e yes-man; se dico di aver visto un maestro di yoga coi suoi accoliti, già prospetto un gruppo tontarello calamitato dal carisma di uno. Non potendo comunicare così la fiducia e il rispetto di una squadra unita e affiatata, né il valore di una compagnia politica volta al confronto e al contatto con gli elettori, né la lena di cuore con cui delle persone possono scegliere di compiere un percorso comune.
Ovviamente, nel caso in cui invece si voglia proprio indicare un subordinato in una gerarchia esoterica, questa è una parola drammaticamente calzante.