Assolutamente

as-so-lu-ta-mén-te

Significato In maniera assoluta, senza limiti; necessariamente, in ogni modo; del tutto

Etimologia avverbio derivato di assoluto, dal latino absolutus, che è participio passato di absolvere sciogliere.

Siamo davanti a uno degli avverbi più forzuti della nostra lingua: nella frase è un’ascia che schianta limiti e vincoli, mossa dalla sicumera di un significato quasi religioso.

In primis va rilevata una banalità: assolutamente significa “in maniera assoluta”; ma poiché “assoluto” non è un aggettivo facile, questo significato immediato si declina in una serie d’usi estremamente interessanti e controversi.

Sorvolando sugli usi più lineari (pensiamo al voler esercitare un diritto assolutamente) e su quelli più specifici (come, in grammatica, il verbo costruito assolutamente, cioè senza il complemento che solitamente gli si associa, come accade nell’espressione “leggo tanto”), ci si può soffermare in particolare sull’uso di assolutamente nel senso di necessario: se devo andare assolutamente al bagno, significa che ogni altra esigenza è tranciata via, se si deve assolutamente giungere a un accordo, vuol dire che si tratta di una priorità sciolta da ogni condizione. Un bel senso, che cavalca bene la forza del concetto.

Molto censurato è invece l’uso di assolutamente come intensivo del sì e del no, o addirittura come loro sostituto.

“Sei d’accordo con quanto dice Tizio?” “Assolutamente sì”. In questo caso, l’assolutamente è un’esagerazione gratuita: parole come sì e no sono già da sé nette, e accostarvi un avverbio del genere non apporta alcun significato ulteriore. Rende invece affermazioni e negazioni tronfie e rumorose.

“Sei stato tu a finire la marmellata?” “Assolutamente”. Questo caso è ancor peggiore del primo: assolutamente, in sé, è neutro. Non significa né sì né no. Usarlo da solo come risposta lascia nell’incertezza. Il che può essere un risultato voluto, ma il più delle volte non lo è. Questa pratica nasce dall’uso inglese di absolutely, che come interiezione ha un valore positivo; e il lignaggio dei doppiatori italiani, trovandosi a dover doppiare una parola così ingombrante, ha capitolato e l’ha riproposta pari pari.

Certo, questi ultimi usi non sono splendidi. Ma si deve stare attenti a leggere in ogni moda linguistica passeggera la fatale decadenza dei costumi. Sono tremila anni che i costumi sono in decadenza, facciamoci pace.

Parola pubblicata il 19 Novembre 2014