Bassofondo

bas-so-fón-do

Significato Fondo marino poco profondo; al plurale, quartieri poveri e malfamati, e gli strati della società che li abitano

Etimologia composto di basso e fondo, calco del francese bas-fond.

Leggendo le definizioni di questa parola, la distanza fra le sue due diramazioni ci investe in modo stridente: si divaricano a partire dagli stessi due componenti, che però a sorpresa prendono significati e colori diversi. Da un lato abbiamo una visione fresca, ariosa e profumata, di quelle parti di mare in cui l’acqua è bassa, in cui possiamo muovere i nostri passi con le onde alle ginocchia, coi pesci che ci scivolano alle caviglie, da cui le navi si tengono distanti. Dall’altro abbiamo l’immagine cupa, malsana, di quartieri in cui si affanna la vita della parte più bassa della società, che lontano da qualunque idillio rustico racconta uno squallore affollato e miserevole, terra fertile per il crimine, la violenza, l’ignoranza, in una sopravvivenza senza orizzonti.

A separarli, fin dall’Ottocento in cui sono emersi, sembra ci sia solo il sottilissimo diaframma di una consuetudine che vuole il primo bassofondo al singolare, i secondi al plurale. Ma a guardare meglio, gli elementi che li compongono — i medesimi — hanno un significato diverso.

Il ‘basso’ del bassofondo è quello dell’acqua bassa. Il mare ribalta l’alto e il basso che intendiamo da terra, per cui l’alto mare (con l’antico gusto latino che chiamava alti il cipresso e il pelago) è il mare profondo, e il bassofondo è in alto, a sfiorare la superficie. Invece nei bassifondi c’è una vertigine verso il basso; è il basso verso cui tendono gli scoli, sono i fondi finali dove ristagnano. Non è un basso che si tocca, è un basso sotterraneo, scuro, e il fondo non è un fondale aperto, ma un buco conchiuso, asfittico. L’imo di uno spazio sia fisico sia ideale, che parla di uno strato sociale e dei luoghi che abita.

Fra bassofondo e bassifondi né il basso né il fondo mantengono lo stesso colore; eppure sono parole così comuni. Una mobilità del genere ci avverte di come i concetti che usiamo di solito si possano declinare in modo diverso: pur nell’uso automatico delle parole distinguiamo il basso corto e il basso precipitato, il fondo steso e quello infossato — e perciò il bassofondo e i bassifondi.

Parola pubblicata il 18 Settembre 2019