Imo

ì-mo

Significato Che si trova nel punto più basso, interno, profondo; fondo, punto più basso; di bassa condizione sociale

Etimologia dal latino imus ‘infimo, ultimo, basso’.

Per spiegare questa parola, che ci si presenta così aulica e inconsueta, si può dire semplicemente che è l’esatto opposto di ‘sommo’, parola ben nota e molto usata. Come sommo vive sia come aggettivo sia come sostantivo, e le sue possibilità espressive sono del tutto analoghe. Ed è una risorsa da tener presente, perché rispetto a certi suoi sinonimi, come può essere ‘infimo’ (derivato di inferus), la sua scarsa diffusione ce la offre più vergine, meno segnata da quei caratteri spregiativi che facilmente associamo al basso più basso. Difatti descrive innanzitutto il fondo e il profondo: possiamo parlare delle meraviglie naturali che l’imo della valle nasconde, dei reperti straordinari ripescati dall’imo della baia, del brivido imo acceso dalla poesia, del pensiero imo che stentiamo a esprimere.

E anche quando l’imo diventa la persona di condizione sociale bassa, conserva la sua grazia - con partecipe compassione piuttosto che con giudicante paternalismo: ricordando il morto si parla dell’amore che con le sue azioni ha testimoniato per gli imi, della legge elevata a protezione di ogni imo, della considerazione per lo schietto pensiero degli imi.

Non lo diciamo spesso, ma questa è proprio una parola da usare, fine e bella, una di quelle chiavi del mazzo della lingua che può e deve essere girata con larghezza.

Parola pubblicata il 26 Agosto 2017