Cacicchismo

ca-cic-chì-smo

Significato Esercizio accentrato in una sola persona del potere locale

Etimologia da cacicco, derivato dallo spagnolo cacique, a sua volta adattamento da una voce dei Taino, popolazione precolombiana che abitava le Antille.

Questa parola sta avendo un certo successo nel gergo politico e giornalistico. Essa descrive una particolare tendenza politica in cui il potere, a livello locale, è saldamente detenuto ed esercitato da una singola persona - potere che non solo non risente della politica nazionale, ma che su di essa può anzi esercitare un certo peso. Lo troviamo perlopiù riferito a impronte politiche di sindaci e presidenti di Regione.

Il nome di questo importante fenomeno nasce dalla suggestione di una figura di rilievo negli assetti politici dell’America precolombiana, il cacicco. Presso i Taino - etnia delle Antille, distaccatasi dagli Arawak sudamericani - gli Spagnoli conobbero per la prima volta questa figura, un capo tribù di grande potere. Ma con alcune varianti (anche linguistiche) la ritrovarono anche in Sud America: ben presto il suo nome prese piede sotto l’intero dominio spagnolo in America, descrivendo in genere quel tipo di capo carismatico che controllava la vita politica di una certa zona. E non solo: questo termine fu importato in Spagna, dove si accostò al latifondista, al potente proprietario terriero, ed è stata largamente usata in tutto il XX secolo. Possiamo dire che la matrice del concetto di cacicchismo in Europa sia spagnola, e che l’uso che ne facciamo lo mutuiamo proprio da quello spagnolo.

A qualcuno il cacicchismo ricorderà il feudalesimo; ma mentre l’organizzazione feudale (anche modernamente intesa) trova il suo baricentro nel feudo, nella regione, la situazione politica che fa capo al cacicco ha in lui il suo fulcro. In altri termini, il cacicchismo ha un’essenziale impronta personalistica.

Parola pubblicata il 20 Luglio 2016