Cardiopalma

car-dio-pàl-ma

Significato Palpitazione, percezione accentuata del battito cardiaco

Etimologia composto moderno dal greco kardía ‘cuore’ e palmós ‘palpito’.

Una partita di calcio al cardiopalma, un conto alla rovescia al cardiopalma durante il film d’azione, una serie di rivelazioni sentimentali al cardiopalma, una sfida al cardiopalma in un torneo di videogiochi: spesso questa parola si trova usata in questo modo, dandoci subito la dimensione di come la situazione emozionante si ripercuota sulla percezione del proprio cuore.

Il cardiopalma (o anche ‘cardiopalmo’) è giusto la palpitazione, cioè quella percezione accentuata del battito cardiaco che può essere causata da patologie e da grandi emozioni. Leggendola c’è chi si domanda: che c’entra la palma? Domanda legittima, la risposta è: nulla. Siamo davanti a uno della miriade di composti moderni (‘cardiopalmo’ è del 1828, mentre Niccolò Paganini impazzava a Vienna) creati con prestiti del greco antico. E se quel cardio- sappiamo tutti che ci parla del cuore, il secondo elemento è meno noto, anche perché isolato: palmós è il palpito, la vibrazione.

«Sì, ma la palma?» chiederanno i più ostinati. Non c’entra comunque niente nemmeno col palmós. La palma-albero prende il suo nome già in latino dalla palma che di solito chiamiamo palmo, quello della mano, affine a planus, piano, piatto. Il nostro corpo umano è meravigliosamente il referente e descrittore di tanta parte della realtà.

Un fatto, questo, che anche nel cardiopalma si apprezza con forza. La situazione ‘al cardioplama’ non è descritta in sé, ma in me, letteralmente. È misurata dai palpiti del mio cuore, che accompagnano sempre la vita ma che si fanno sentire solo in certe occasioni. E non solo in questa locuzione vive il cardiopalma: si può usare liberamente secondo il suo senso. La decisione mi fa venire il cardiopalma, ti invito a non arrabbiarti o ti verrà il cardiopalma, e scusatemi ma esco a prendere un po’ d’aria per calmare il cardiopalma.

Un riferimento che penetra la realtà in maniera icastica, che la rappresenta in maniera incisiva — ricercato e popolare insieme, come solo i nomi delle condizioni mediche sanno essere.

Parola pubblicata il 05 Marzo 2020