Compulsare

com-pul-sà-re (io com-pùl-so)

Significato Consultare minuziosamente a scopo di ricerca; obbligare una persona a comparire in giudizio

Etimologia attraverso il francese compulser, dal latino tardo compulsare ‘spingere con forza’, forma intensiva di compèllere ‘spingere insieme’.

Questo verbo non è molto usato né molto noto - per quanto altre diramazioni del ‘compulsare’ latino siano invece di uso comune, come l’aggettivo ‘compulsivo’ o il sostantivo ‘compulsione’. Rispetto a questi, rivela anche dei significati decisamente diversi.

L’unico significato riportato come attuale è quello di consultare con attenzione e diligenza documenti a fini di ricerca. Ma com’è che dallo ‘spingere con violenza’ latino si arriva a un significato del genere?

Il verbo compulsare, nei secoli passati, ha avuto un significato specifico in ambito forense: indicava il costringere qualcuno a presentarsi in giudizio (significato che già all’inizio del secolo scorso il Pianigiani - magistrato e linguista a cui dobbiamo un celebre dizionario etimologico - descriveva come ‘Voce usata nel foro, ma non da quelli che vogliono scrivere con eleganza’). Da Questo se ne è sviluppato un altro affine, cioè quello di costringere qualcuno a presentare in giudizio un documento. E qui c’è il salto - piuttosto acuto, per la verità.

Dal costringere a presentare un documento si passa a un esaminare accanito - quasi si interrogasse con forza ciò che si sta studiando, forzandolo a produrre le informazioni. Così l’amico sotto tesi compulsa tomi voluminosi in cerca delle informazioni che cerca, il babbo non digitalizzato compulsa il libro a caccia della citazione che aveva in mente, e viste le magre provviste rimaste in frigo si compulsano siti di ricette per cucinare qualcosa di dignitoso.

Una risorsa davvero interessante, che rende bene quell’insistente e meticoloso furore con cui spesso si cercano delle informazioni.

Parola pubblicata il 13 Ottobre 2016