Decollare
de-col-là-re (io de-còl-lo)
Significato Prendere il volo, sollevarsi da terra per viaggiare volando; decapitare
Etimologia nel primo significato dal francese décoller, ‘scollare’, derivato di colle colla (che attraverso il latino parlato è dal greco kolla ‘colla, glutine’), col prefisso de-, che indica un togliere. Nel secondo, voce dotta recuperata dal latino decollare, derivato di collum collo, col prefisso di separazione de-.
Parola pubblicata il 17 Ottobre 2021
Questa parola è come una noce dell’albero dietro casa che ci concediamo per concludere un pasto autunnale: purtroppo, dei suoi due gherigli, uno è buono e saporito, l’altro risulta un po’ rovinato e rinsecchito. Partiamo col significato più comune al giorno d’oggi: gli aerei che decollano.
La suggestione che sta alla base di questa scelta lessicale la si deve a un’intuizione francese: il nostro decollare, infatti, deriva dal francese décoller nel senso di ‘scollare’, staccare qualcosa da una superficie su cui è stato incollato. L’aereo, di fatto, quando parte verso il cielo si scolla da terra, sulla quale è attaccato dalla forza di gravità. Un’associazione notevole! Già nel 1907 il termine décoller viene utilizzato in ambito aeronautico. Il viaggio etimologico, da lì, è un volo senza vuoti d’aria né tempeste, a velocità di crociera costante, con un bell’atterraggio morbido nel caro vecchio greco: la parola ‘colla’, che in francese è colle, deriva dal greco kolla ed ha il medesimo significato.
Decollare, però, può anche parlarci di idee, progetti, imprese: il tuo colpo di genio ha fatto decollare il progetto e ora voliamo alto! Aspettiamo qualche mese e poi decolleremo con la nuova idea pubblicitaria. Normale: la suggestione immaginifica di un artefatto umano che spicca il volo e si libra nelle altezze come un uccello è troppo appetitosa, rappresenta una vittoria dell’ingegno dell’uomo sulla fisica (anzi nella fisica) troppo importante per non essere utilizzata ampiamente anche nel linguaggio figurato. Un uso vivo e vegeto, senza pericolo che scompaia.
Più accasciato e fiacco, invece, il suo secondo significato, il cui etimo è tutto latino: alla parola collum, cioè collo, si antepone il prefisso con senso di separazione de-. Ciò che quest’altro decollare significa lo sa bene San Giovanni Battista, che dall’enorme tela caravaggesca conservata nella Concattedrale di La Valletta ci volge l’ultimo sguardo da sotto il coltello che gli trancia la nuca, lo sanno bene le migliaia di francesi che finirono sulla ghigliottina durante il periodo del terrore, e lo sa bene anche Alice, che nel Paese delle Meraviglie incontra la Regina di Cuori che spara sentenze di morte a destra e a manca. Vero è che urlare ‘Decapitatelo!’ con le sue sei ridondanti sillabe è ben più teatrale e drammatico che non un ‘Decollatelo!’, netto e sbrigativo ma anche dotto e distaccato.