Frustolo

frù-sto-lo

Significato Pezzetto, particella; frammento letterario; guscio siliceo delle alghe diatomee; frammento di tessuto su cui si effettuano esami medici

Etimologia voce dotta recuperata dal latino tardo frustulum, ‘pezzetto’, diminutivo di frustum ‘particella, frusto’.

  • «La piega che ha preso il discorso ha fatto svanire il mio ultimo frustolo d'interesse.»

C’è un legame tutt’altro che sottile fra l’antichità e la nobiltà. E questo intreccio si nota anche su certe parole, che hanno un’ascendenza non meno che remota, e che a dispetto dell’evidente umiltà hanno trovato usi articolati in discipline specialistiche, desiderose di attingere alle loro distinte vene.

Il frustolo è niente più che il pezzetto. Addirittura il latino frustulum è il diminutivo di una parola che già indica una particella, frustum, che scaturisce da una radice indoeuropea ricostruita come dhwer-, col significato di ‘spezzare’. Immaginiamocelo come un briciolo.

Ecco, posso parlare di come il taglio maldestro della torta l’abbia ridotta in frustoli, dei frustoli di legno che il cane mastica pacioso sul divano, dei frustoli di luce che barbagliano fra le foglie.
La sentiamo già, quella nobile ambivalenza. Il modo in cui un elemento di modestia proverbiale, un quasi-nonnulla, con questa parola trova una dignità, una gentilezza, a cui la prosa di frammenti e pezzetti non arriva.
Una dinamica di grande interesse: l’antichità ha fatto in parte perdere il frustolo, che nel Rinascimento è stato rispolverato come un cimelio e rimesso in campo, dal basso all’alto.

Infatti, oltre ai significati generici del frustolo (che peraltro, possiamo notare, ha avuto il suo apogeo non in epoche lontane, ma nel Novecento), si è affermata una pleiade di splendidi significati afferenti a discipline scientifiche disparate.

Ad esempio il frustolo è il breve frammento letterario: ad esempio possiamo ragionare di come la filologa abbia ricostruito un testo importante a partire da frustoli di papiro, del fatto che dell’autore famoso siano stati pubblicati anche i frustoli, di come l’amica consideri frustoli tutti i libri sotto le cinquecento pagine. Ma non solo.

È chiamato frustolo il campione di tessuto su cui viene effettuato un esame istologico, sono frustoli i gusci bivalve delle diatomee, che possiamo ammirare fossilizzati nelle diatomiti, frustoli le gemme col cui distacco si riproducono certi polipi.
Dopotutto il mondo — così grande e solido e organico e pieno di soggetti — è affollato da un’innumerabile famiglia di pezzettini. E la mente umana può volerli conoscere e individuare con una parola da elevare a tecnicismo, o con una parola che sia anche solo in grado di dare loro il prestigio dell’umile con pedigree e dell’inconsueto.

Peraltro c’è chi si domanderà se la frusta c’entri qualcosa: no. La frusta è legata al fusto, al bastone, e la sua -r- è intrusa.

Parola pubblicata il 15 Agosto 2025