Grassatore

gras-sa-tó-re

Significato Chi compie rapine a mano armata; brigante di strada

Etimologia dal latino grassator, derivato del verbo grassari, che fra i suoi molti significati ha quelli di ‘vagabondare, fare scorrerie, rapinare’, intensivo di gradi ‘camminare’.

Questa parola è una delle meraviglie desuete della nostra lingua. Vi compare, recuperata dal latino, nel XVII secolo, descrivendo il brigante, colui che compie rapine a mano armata.

La sua origine è eccezionalmente poetica: si tratta di un esito callido e molto specifico del verbo latino gradi, un verbo enorme, che ha in primis il significato di ‘camminare’, da cui scaturiscono un’infinità di composti, e che troviamo alla base di una grande quantità di parole italiane - dall’aggressione, alla digressione, al congresso, al progresso, all’ingrediente.

Proprio l’azione del camminare, intensificata nella variante grassari, diventa la cifra di un certo tipo di delinquente. Questo particolare intensivo ha volto i suoi significati su un colore di violenza: è un vagabondare, ma è anche un infuriare, un assalire, e quindi un fare scorrerie e un rapinare. Si può allora parlare dei grassatori arrestati dai carabinieri, della preoccupazione della cittadina isolata per le incursioni notturne di grassatori, del grassatore impenitente che perora la necessità della sua condotta.

Questo sostantivo, così aulico e ricercato, ha un effetto notevole: la distanza. Chiamare grassatore il delinquente che rapina le persone a mano armata segna una differenza di livello culturale (ancor prima che etico) fra noi che la usiamo e lui. Un caso esemplare di come le parole abbiano il potere di confinare un elemento della realtà e il suo potere.

Parola pubblicata il 13 Novembre 2016