Immiscibile

im-mi-scì-bi-le

Significato Di sostanza liquida, che non può sciogliersi o mescolarsi con un’altra in modo omogeneo; che non si mescola, che non si unisce

Etimologia da miscibile — che viene da mescere ‘versare, mescolare’, a sua volta dal latino miscère ‘mescolare’ — con prefisso negativo in-.

  • «Sono due concezioni religiose immiscibili.»

È un termine della chimica. Si dice immiscibile la sostanza, specie liquida, che non si miscela con un altro liquido. Capiamo subito che si tratta di una caratteristica relativa e non assoluta, nel senso che investe la relazione chimica fra due sostanze — e ha un potenziale metaforico straordinario.

Il caso più semplice e domestico è quello di acqua e olio, che sono immiscibili: con questi due soli ingredienti non si può formare una miscela omogenea, e anche se ben mescolati tendono a tornare separati.
È una caratteristica che, come ogni caratteristica chimica, ha dei risvolti pratici di rilievo. Fra l’altro è sfruttata nelle estrazioni, cioè nelle separazioni di certe sostanze da una soluzione: per esempio, tramite l’introduzione di un secondo solvente, immiscibile col primo (ad esempio proprio l’acqua, se è una soluzione acquosa), in cui la sostanza da estrarre è più solubile — e che quindi risulta facile da separare.

Ad ogni modo l’immiscibilità è una proprietà di grande effetto, che genera grande impressione, e che si fa facilmente figura di altri fenomeni che riconosciamo nel mondo. La mescolanza su ogni livello è parte della nostra esperienza, e l’immiscibilità si fa notare.

Possiamo raccontare di come due persone molto diverse che si frequentano in amicizia da tanti anni siano perfettamente immiscibili, del tutto refrattarie alle influenze reciproche; possiamo parlare della difficoltà che ci pongono due nostre idee, due nostre prospettive immiscibili, che non riusciamo a ridurre a un paradigma, a un sistema unico; possiamo parlare di due compagnie immiscibili, che nonostante gli sforzi — sia alla festa, sia a scuola, sia a lavoro — restano spontaneamente e rigorosamente separate. Come anche del fatto che due ruoli assunti dalla stessa persona si rivelino non così immiscibili come pretendeva, e un conflitto d’interessi ci sia.

Anche se nel discorso comune la parola può suonare farraginosa perché fuori dagli esiti più consueti della miscela, apprezziamo come il concetto sia lampante, e l’immagine immediata. Fa aggio sulla meraviglia e sul paradosso: le persone che passano tempo insieme agiscono l’una sull’altra, idee e prospettive si sciolgono in posizioni composite, i gruppi tendono a mischiarsi, e la nostra interiorità a vasca unica mal tollera il disorganico e il disintegrato.
È una parola che fa sentire il suo pedigree di tecnicismo, ma che dispiega splendide possibilità anche nel semplice. Tipico della chimica, dopotutto.

Parola pubblicata il 27 Maggio 2025