Impellere

im-pèl-le-re

Significato Spingere avanti con forza

Etimologia voce dotta recuperata dal latino impèllere, derivato di pèllere ‘spingere’, con prefisso in-.

È perfino difficile dire che questo verbo ci sia, in italiano. Vi è comparso in modo episodico e non come verbo completo, ma solo in precise forme (participio passato e presente, passato remoto): non sembra esserci mai stato un “io impello”. Insomma, è un latinismo pesante che non ha trovato spazio di rinnovamento in italiano (al contrario di suoi omologhi etimologici, come il verbo speculare ‘espellere’).

Ciò nondimeno, è un verbo basilare, attraverso cui possiamo comprendere le immagini che sottostanno all’impellente, all’impellenza e all’impulso - in pratica unici frutti (per quanto ricchi) di questo ramo, recuperati per via dotta direttamente dal latino, con significati che si sono fatti via via più torniti di secolo in secolo.

L’impellere racconta uno spingere intenso, a cui forse si può resistere, ma che non si può eludere. Potrei parlare della motivazione che mi impulse a fare una scelta, di come ti sei ritrovato impulso anche se avresti voluto altrimenti, delle necessità che impulsero una popolazione alla ricerca di nuove terre. Quel prefisso ‘in-’ può essere considerato con valori diversi: può essere illativo, e raccontare un movimento travolgente da fuori a dentro, che non lascia scampo, e con una sfumatura successiva può indicare un ‘avanti’. Una spinta che comprime, che colpisce non tangenzialmente, toccando di striscio, ma che si applica al baricentro. Comunque l”in-’ potrebbe anche essere meramente rafforzativo.

È da questo impellere che l’impellente, l’impellenza e l’impulso prendono il loro carattere viscerale, profondo, che si rispecchia nei connotati di inevitabile, irrimandabile ed irrevocabile - lo spingere, inflitto o subito, che forse è il più forte della nostra lingua.

Parola pubblicata il 25 Marzo 2019