Incrodato

in-cro-dà-to

Significato Bloccato su una parete rocciosa

Etimologia participio passato di incrodare, composto parasintetico di croda nel senso di ‘parete rocciosa’.

È una figura che ricorre nel nostro immaginario, e nel nostro pensare figurato: l’alpinista che nel mezzo di una scalata si trova in un punto difficile, tanto che resta bloccato, senza poter né scendere né salire. Questo stato è qualificato precisamente dall’incrodato.

Siamo davanti a un termine che prende forma intorno al nome della croda, che è curioso per diversi profili. Se prendiamo il significato, quello di ‘parete rocciosa’ che ci sembra di trovare nell’incrodato non è che l’ultima soffusione: ha dei significati specifici nei lessici della petrografia e della geologia — ad esempio descrive un conglomerato sedimentario composto da materiale incoerente, come ghiaia e ciottoli, cementato insieme da un impasto calcareo, tipico del Veneto. Ma soprattutto descrive una peculiare morfologia delle rocce dolomitiche, caratterizzate da pareti nette che si incrociano in spigoli vivi, volentieri in guglie isolate. E il dato suggestivo è che questa parola, croda, ha con tutta probabilità un’origine prelatina, non indoeuropea. Un termine foggiato da progenitori di cui non sappiamo niente, da nonni di cui non abbiamo fotografie (quella di queste famose crode invece è di Tiia Monto).

L’incrodarsi e l’incrodato arrivano a parlarci di chi sia immobilizzato a metà scalata proprio avendo in mente l’estremo delle spigolose verticalità delle crode dolomitiche, così ben evocato dalla durezza spigolosa di queste parole. E così capita di leggere sui giornali del soccorso all’alpinista incrodato che ha passato la notte all’addiaccio, ma si può anche parlare di come ci si trovi incrodati nella situazione di non poter né rifiutare né accettare un invito, o in un lavoro che non possiamo né portare a termine né dismettere.

In effetti è un’immagine di immobilizzazione archetipica e angosciata che, oltre a ricorrere nella cronaca, in molti casi figurati sa calzare in maniera poetica — e questo rende ancora più curioso il fatto che l’incrodato e l’incrodare o incrodarsi non siano nemmeno registrati su molti dizionari.

Parola pubblicata il 26 Settembre 2020