Inestricabile

i-ne-stri-cà-bi-le

Significato Che non si può sbrogliare; irrisolvibile, insolubile

Etimologia voce dotta recuperata dal latino inextricabilis, derivato di extricare ‘estricare’ con prefisso negativo in-, mentre extricare deriva da tricae ‘noie, preoccupazioni, imbarazzi’.

Questo è un bel caso in cui una parola prende dei sapori e si incarna in immagini di grande precisione a partire da suggestioni antiche più vaghe e nebulose.

Ora, quella del nodo è fra le metafore più comuni a cui ci rifacciamo per raccontare variamente di problemi, di questioni irrisolte. Anzi i nodi sono spesso le immagini attraverso cui proprio pensiamo queste situazioni — e lo testimonia il fatto che quella famiglia di parole che va dal risolvere alla soluzione racconta l’atto contrario dello sciogliere.

L’inestricabile è stato attratto in questo filone d’immaginazione. Dopo il meraviglioso viaggio sull’auto scoperta, i capelli si sono trasformati in un inestricabile nido di serpi, le cuffie lasciate in borsa si sono annodate in un groviglio inestricabile, così come resoconti diversi sullo stesso fatto ci abbandonano in un dubbio inestricabile sulla sua verità, mentre davanti alla più inestricabile delle questioni politiche ci sarà sempre chi darà soluzioni recise e tonte.

Però l’inestricabile parte da premesse diverse, e più generiche e delicate di quello che penseremmo. Come è facilmente immaginabile, ‘inestricabile’ deriva da un verbo, estricare, che però ormai è desueto; si tratta di una voce dotta, recuperata dal latino extricare. La base di questo verbo latino è il sostantivo plurale tricae: le noie, le preoccupazioni, gli imbarazzi, ma anche le inezie, le sciocchezze (l’etimologia ulteriore è ancora ignota).

Quindi, carteggiata la vernice dei significati attuali, l’extricare ci si presenta originariamente come un ‘tirar fuori da un fastidio’ — e un discorso analogo si potrebbe fare per il districare e l’intricare, parenti che variamente nascono dal verbo tricari, ‘creare difficoltà’.

Ma in italiano di questi significati primi e generali non resta che un’ombra: sono stati concordemente riletti in un immaginario tutto spire e viluppi, che dal fastidio e dall’imbarazzo ineluttabile ci porta piuttosto nel terrificante roveto della Bella addormentata nel bosco. Questo è sempre stato evidente, a chi parlasse italiano. Lo leggiamo perfino nella prima registrazione del termine nel Vocabolario degli Accademici della Crusca:

Inestricabile: Così avviluppato, intricato, stretto, e simili, da non potersi strigare, sciogliere, e simili; usato per lo più in senso figurato.

Parola pubblicata il 10 Agosto 2021