Oblomovismo

o-blo-mo-vì-smo

Significato Atteggiamento che tende all’apatia e all’indolenza

Etimologia da Oblomov, titolo di un romanzo di Ivan Aleksandrovič Gončarov, del 1859, e nome del suo protagonista.

Nel romanzo di Gončarov, Il’ja Il’ič Oblómov è un personaggio che, avendo una modesta rendita da proprietario terriero, passa le sue giornate nella più totale indolenza, abbandonato fra letto e divano. A poco valgono a smuoverlo tutti gli accadimenti del romanzo, tanto che Oblómov, nella letteratura, diventa l’apatico e l’indolente per eccellenza. Fra l’altro, si tratta quasi di un unicum narrativo, in quanto solitamente la storia di un personaggio si svolge fra obbiettivi e ostacoli - mentre qui ogni cosa gravita sul fatalismo e l’inanità.

L’oblomovismo è semplicemente la tendenza di Oblómov: un atteggiamento ozioso e sterile, una tendenza a crogiolarsi in un’inattività rassegnata e tutt’altro che gaudente. Anche se le inclinazioni di questo personaggio hanno una spiegazione storica, da ricercarsi nell’atmosfera precedente all’abolizione della servitù della gleba, sono facilmente attualizzabili. Il fenomeno di persone che si abbandonano all’apatia e rinunciano a qualunque specie di sviluppo si fa sempre più pesante, nella nostra società (si pensi ad esempio ai cosiddetti NEET, “Not in Education, Employment, or Training”, cioè persone che non studiano, non lavorano né cercano lavoro, né si volgono alla formazione di alcun tipo).

Questa è una parola alta, forte di un riferimento letterario piuttosto ricercato - per quanto celebre. Ma purtroppo, è una risorsa tutt’altro che difficile da usare.

Parola pubblicata il 15 Marzo 2016