Omissis
o-mìs-sis
Significato In trascrizioni o riproduzioni, termine che indica l’omissione di parole o frasi inutili o segrete; parte mancante
Etimologia dalla locuzione latina ceteris rebus omissis ‘tralasciate le altre cose’.
Parola pubblicata il 08 Agosto 2021
Uno strumento tecnico che diventa concetto generale — a partire da un alveo di fascino speciale.
Naturalmente siamo davanti a una voce latina, che in particolare è riduzione della formula giuridica, notarile, cancelleresca ceteris rebus omissis, cioè ‘tralasciate le altre cose’. Laddove un documento — orale o scritto — richieda trascrizioni, riproduzioni, riduzioni, non è detto che sia possibile od opportuno renderlo integralmente.
Una resa integrale potrebbe andare contro alle finalità stesse che si perseguono: può essere una citazione funzionale ad altro, può richiedere solo gli elementi pertinenti a un certo argomento. Oppure, caso importante, potrebbe confliggere col mantenimento di privatezze o segreti di rilievo.
In questi casi, a copertura di impertinenze, di nomi, di riferimenti, nella citazione viene steso un omissis, un omesso, un tralasciato che sostituisce nomi, frasi, paragrafi. Capiamo subito che, a dispetto del pragmatismo con cui nasce lo strumento di un’indicazione del genere, quello dell’omissis è un fatto tutt’altro che neutrale, e si presta ad adombrare molto, e con eloquenza. Finisce per trascendere i suoi usi propri, non restando solo un’indicazione tecnica di omissione, ma diventando in genere una parte omessa da un resoconto, da un racconto e via dicendo.
Così nella trascrizione della telefonata intercettata troveremo degli omissis quando i due figuri, nel mezzo della negoziazione criminale, si scambiano idee sull’aglio olio e peperoncino, mentre le parti salienti di un documento che ci interesserebbe sono mutilate da omissis che proteggono segreti di Stato; e similmente, il giornale potrà fare luce sui troppi ingiustificati omissis di una relazione, mentre gli omissis del racconto di che cos’hai fatto ieri sera mi fanno nascere dei sospetti.
Ha il fascino del tecnico che s’intreccia col segreto, il mistero della reticenza intrecciato all’agilità della sintesi. Una parola di spessore, che si fa notare sia quando è usata propriamente come indicazione che fa saltare porzioni di testo, così come quando ne è astratta per significare ampiamente qualcosa che non è stato detto.