Palio

pà-lio

Significato Drappo ricamato o dipinto dato in premio al vincitore di una gara, specie durante il Medioevo e il Rinascimento; premio che si conquista vincendo una gara

Etimologia variante di pallio, cioè telo, mantello, probabilmente di origine settentrionale, dal latino pallium, indumento degli antichi Romani.

Al giorno d’oggi, quando diciamo che per la lotteria sono stati messi in palio ricchi premi, ci riferiamo, spesso inconsapevolmente, a una tradizione antica e straordinariamente diffusa.

Durante le più grandi celebrazioni pubbliche, nel Medioevo e nel Rinascimento, si svolgevano spesso delle gare: molte volte gli sfidanti appartenevano a rioni diversi, o anche a città diverse, che rivaleggiavano in sfide come corse a cavallo o regate. Il premio che spettava al vincitore era classicamente un palio: un drappo finemente decorato con ricami, o dipinto. Potrebbe sembrare un premio simbolico, ma il palio era un oggetto meraviglioso e di grande valore, oltre che di alto prestigio sociale - tanto ambìto da dare il nome alla gara stessa. Ad ogni modo, questa tradizione è ancora viva e vegeta, e di palii se ne vedono tanti (giusto domani si corre quello di Siena, che ha più di otto secoli di storia, in bocca al lupo a fantini e cavalli).

Nella nostra cultura, l’associazione fra il palio e il premio è stata fortissima. Infatti, oggi, il palio diventa tout-court il premio o il risultato ambìto in una gara: per il vincitore della sfida c’è in palio il titolo europeo, la pubblicità ci dice che ci sono in palio premi seducenti se compri il prodotto e partecipi al concorso, e per dare pepe alla partita di calcetto si mettono in palio due bottiglie di vino.

Un tassello importante dell’essere italiani.

Parola pubblicata il 01 Luglio 2015