Paziente
pa-zièn-te
Significato Incline alla sopportazione; meticoloso; malato in cura da un medico
Etimologia dal latino patiens, participio presente di pati soffrire, sopportare.
Parola pubblicata il 22 Maggio 2014
pa-zièn-te
Significato Incline alla sopportazione; meticoloso; malato in cura da un medico
Etimologia dal latino patiens, participio presente di pati soffrire, sopportare.
Parola pubblicata il 22 Maggio 2014
L’immagine latina del sofferente ha avuto uno sviluppo molto ampio, nel paziente odierno. Fra i vari significati che questa parola ha, il più vicino alla radice sembra essere quello di ambito medico: il paziente è il malato in cura da un medico, sofferente proprio in quanto malato.
Come prevedeva il quadrifarmaco di Epicuro, se un dolore dura molto, allora è sopportabile (quindi niente paura); ed è proprio la capacità di sopportazione sfoderata dal sofferente a generare il primo significato che ha “paziente” come aggettivo. Il paziente diventa colui che, per disposizione caratteriale o per strenue volontà, affronta con tranquilla sopportazione ogni disagio e avversità - inclinazione di gran virtù. E sulla linea di questo significato, il paziente si estende anche a indicare il meticoloso, il preciso, il costante: refrattario alla noia e alla fretta, il lavoro paziente riesce lucido, puntuale e attento.
Questa parola ci dà la misura di un carattere importantissimo, che risalta molto in una società come la nostra, sofferente e poco paziente.
Nota conclusiva: il nuovo codice deontologico dei medici, approvato pochi giorni fa, tende a sostituire il “paziente” con la “persona assistita”. L’intenzione è chiara: il ruolo del medico non è solo quello di intervenire a fronteggiare una patologia, ma di assistere con ampio respiro la salute e il benessere delle persone che si rivolgono a lui. Perciò la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri ha optato per il recesso di un termine che inevitabilmente richiama la sofferenza.