Questuante
que-stuàn-te
Significato Di religioso, che raccoglie denaro per la propria comunità o per carità; che chiede l’elemosina, mendicante
Etimologia propriamente, participio presente di questuare, dal latino quaestus ‘ricerca, guadagno’, da quaerere, ‘cercare’.
- «In questi giorni sono arrivati molti questuanti.»
Parola pubblicata il 09 Ottobre 2025
Ambito di significato non semplice. L’attributo di chi chiede sostentamento è soggetto a giudizi e a impressioni molto differenti — che le parole rendono in maniera molto sfumata.
Ci basti pensare al mendicante, che scaturisce fin dal latino dalla menda, dal difetto fisico che costringeva a mendicare — difatti ancora mendicante e mendìchi hanno un’aura più pietosa. Certo più dell’accattone, indicato con spregio particolare come colui che accatta, e quindi chiede l’elemosina con servile insistenza.
Certe volte l’impronta è religiosa: l’elemosina stessa, che ci arriva tramite il latino ecclesiastico, è dal greco eleemosýne, un derivato di eleémon, ‘misericordioso’. La prospettiva è di pia compassione verso chi elemosina, anche se (come accade alla stessa pietà) ci striscia dentro un po’ di schifo, una percezione di degrado.
Il questuante ha un’aria diversa. È più ordinato, conserva una dignità di profilo quasi istituzionale. In effetti è in primis attributo di religiosi che raccolgono denaro per il sostentamento della propria comunità, per fini di culto o per scopi caritatevoli — pensiamo in particolare agli Ordini mendicanti. Quindi si può parlare del frate questuante che abbiamo incontrato, o del frate che chiedeva la questua.
‘Questuante’ è il participio presente di ‘questuare’, un verbo che nasce da un verbo latino importantissimo: il quaestus che è letteralmente ‘ricerca’, ma anche ‘guadagno’, deriva infatti da quaerere, che ha il significato principale di ‘cercare’ ma che non manca di sfumature — ad esempio è alla base del nostro comunissimo ‘chiedere’. Notiamo quindi che il modo in cui questa richiesta è significata è particolarmente sobrio e coperto.
Diventano questuanti le persone che chiedono un aiuto economico per vivere, o che in generale chiedono qualcosa dal basso all’alto — e sentiamo la differenza coi mendicanti stessi, e figuriamoci con gli accattoni. Il questuante pare avere richieste più circoscritte, ragionate, avanzate in modo più protocollare. Ha una dignità meno intaccata dall’impressione che quest’azione fa; la sua aura di latinismo ecclesiastico improntato a una scelta spirituale non è stata lisa dall’uso. Anche se, certo, dice chiaramente quel che intende.
Così possiamo anche parlare della fila di questuanti che si allunga alla porta di chi ha appena vinto un’elezione; della sala in cui il conte accoglieva tanto il nobile quanto il questuante; del questuante che, per una volta, sentiamo non merita la nostra indifferenza.
Le parole che vivono anche una vita istituzionale non sono sempre contortamente burocratiche; talvolta hanno una grazia e una delicatezza insostituibili.