Riluttante

ri-lut-tàn-te

Significato Restio, poco propenso, titubante; contrario, che oppone resistenza

Etimologia participio presente di riluttare, voce dotta, recuperata dal latino reluctari ‘resistere’, composto da re- ‘indietro, contro’, e luctari ‘lottare’.

Questa parola ha un taglio molto curioso. Infatti, osservando l’origine latina, ci balza subito davanti agli occhi un’immagine intensa, perfino violenta: un lottare contro, per resistere. Eppure il suo consueto significato è estremamente più morbido e sfumato.

Infatti il riluttante va avvicinato al restio: più che lottare tituba, più che resistere è poco propenso. Tanti della mia generazione hanno appreso questa parola dal cortometraggio “Il drago riluttante”, che narrava di un drago poco incline alle audacie draghesche e che voleva solo bere tè, mangiare pasticcini e dedicarsi alla poesia; ma posso mostrarmi riluttante quando l’amico noto per non restituire mai nulla mi chiede in prestito un libro, trasciniamo fuori di casa l’amico riluttante, e ci domandiamo perché, pur davanti alla proposta tanto promettente, il socio è riluttante. Un carattere che viene così descritto in maniera graziosa e raffinata.

Poi certo, non mancano casi (un po’ polverosi) in cui il riluttante può rivelare forza e fierezza - il popolo riluttante davanti alla legge esecrabile, l’ostaggio riluttante che riesce a fuggire. Però, visto l’uso generalmente invalso, rischiano sempre di riuscire in un tono un po’ troppo soffice.

Parola pubblicata il 17 Giugno 2017