Sibillino

si-bil-lì-no

Significato Di Sibilla, da Sibilla; che si presta a diverse interpretazioni, misterioso, ambiguo

Etimologia dal latino Sibyllinus, derivato di Sibylla ‘Sibilla’.

  • «Mi pare piuttosto sibillina, per essere una rassicurazione.»

Continuiamo ad abitare questi concetti che sono rimasti solo nei racconti. Le ultime sibille sono scomparse dal mondo da una cascata di secoli, perfino le tracce archeologiche sono poche e incerte, eppure siamo ancora qui a usare il loro modo di profetare come modello d’enigma. Già, perché il sibillino non ci parla tanto di ciò che è genericamente relativo alle sibille, profete di Apollo, quanto al tratto oscuro e ambiguo dei loro oracoli.

In Italia avevamo la Sibilla Cumana, presso — manco a dirlo — Cuma, però dobbiamo tenere presente che esisteva una rete di sibille che a partire da Delfi, in Grecia, copriva una parte importante del mondo antico: c’era la Sibilla Frigia, la Sibilla Troiana, era celebre quella Eritrea, ma si parla anche di Sibille di Persia e di Libia. Arriviamo nell’ordine della decina di Sibille ufficiali — inoltre i loro oracoli potevano anche essere raccolti in libri da consultare e far circolare e rimaneggiare poi comodamente (è successo diverse volte in tanti secoli), ma contiamo pure che ‘sibilla’ è diventato un nome comune di profeta, diremmo oggi, freelance. Ad ogni modo, non ci stupisce che per questioni geografiche la Sibilla Cumana sia stata la Sibilla e in genere la profeta di riferimento, domestica, per la civiltà romana.

Ora, non serve una dottrina superiore per sapere che più o meno ogni oracolo antico avesse tratti di oscurità. Certo, in alcune narrazioni ne troviamo anche di precisissimi («Tuo figlio ti ucciderà», gulp), ma nella realtà storica il gioco funzionava meglio con responsi enigmatici da interpretare. La Sibilla Cumana è rimasta famosa per portare questa incertezza a un livello superiore (e a dirla tutta piuttosto fetente).

I versi che scriveva — ricordiamo che in antichità l’attività poetica e quella di vaticinio erano prossime — erano tracciati su foglie, che poi venivano sparpagliate dai venti che turbinavano nel suo antro. Immaginatevi tutta questa gente, spesso importante, a correre a destra e a manca inseguendo per i corridoi le foglie annotate.

Il latino poi era una lingua che si prestava particolarmente bene a questa confusione: una successione di parole prive di contesto e sparpagliate, senza che fossero pronunciate (e quindi intonate) e senza punteggiatura che potesse dare qualche elemento interpretativo in più, può significare una cosa e il suo opposto.

Ad esempio è rimasto famoso il vaticinio sibillino Ibis | redibis | non | morieris | in bello: a seconda che quel ‘non’ sia riferito a ‘redibis’ o a ‘morieris’ può significare «Andrai, non tornerai, morirai in guerra» o «Andrai, tornerai, non morirai in guerra». Il che cambia la prospettiva in maniera non trascurabile — ed è un esempio che ci squaderna il senso del sibillino.

Non è un ‘enigmatico’ nel senso di profondamente difficile da capire perché richiede iniziazioni e dottrine speciali, e accessibile solo con intelligenza e intuito fuori dal comune. Più superficialmente, il sibillino è misterioso perché si presta a diverse interpretazioni, è allusivo e disorientante, sfuggente e impenetrabile. Ha un’ambiguità che non può essere sciolta — e anche piuttosto ominosa, minacciosa.

Un’approvazione sibillina ci dà l’impressione di essere provvisoria, di aver qualcosa dietro, due persone in lite si scambiano riferimenti sibillini che non c’entrano con il momento corrente, è sibillino il messaggio con cui si paventano conseguenze indefinite, sibillina la risposta che dà lo zio riguardo al vino che gli hanno regalato quando non vuole generare squilibri. Un tempo sibillino non ci fa capire se ci dobbiamo portare dietro l’ombrello.

Non è solo una parola fine, precisa, evocativa, accessibile, d’impatto e dotta: la gente ha passato millenni a riannodare fili di narrazioni più antiche del primo pane, e noi usando questa parola continuiamo a riannodarli.

Parola pubblicata il 19 Aprile 2023