Soprammercato

so-pram-mer-cà-to

Significato Usato solo nella locuzione ‘per soprammercato’, col significato di ‘per giunta’

Etimologia composto di sopra e mercato.

Questa parola, dopo una normale imperscrutabile incubazione, è attestata per iscritto nella prima metà del Cinquecento, quando l’italiano stava convergendo su un canone più definito (anzi, curiosamente è attestato dalla penna di Bembo, proprio uno dei protagonisti del dibattito sulla lingua da adottare in Italia). Sono secoli che viene data per morta o moribonda, ma continua ad essere usata - per quanto nella sola locuzione ‘per soprammercato’.

Ora, questa locuzione ha il significato semplice di ‘per giunta’, un’espressione delle più comuni, che affolla i nostri giorni. Proprio per questo avere un’alternativa che, se non spiazza, almeno sorprende con un gusto diverso, è piuttosto importante. Inoltre ciò che descrive non è un’aggiunta astratta: l’immagine sintetica del ‘soprammercato’ disegna insieme la base e l’aggiunta. Intercorre già un mercato, si sta già ricevendo qualcosa e sopra di questo si riceve altro - tant’è che ai tempi in cui viveva per conto suo il soprammercato era l’aggiunta gratuita alla merce acquistata, un vantaggio secondario non pagato, una mancia.

L’intensità con cui la sola evocazione del mercato descrive questo passaggio colorisce il soprammercato, parola che peraltro nella frase si prende grande tempo e spazio - non fa il rapido il balzello d’accento del ‘per di più’, non ha la sbrigatività spenta del ‘per giunta’. Si ha proprio l’idea fisica del rinforzo sollevato, tirato fuori e offerto da dietro un banco.

Si può parlare dell’amico che è bello, intelligente e per soprammercato ricco sfondato, di come abbiamo perso a calcetto e per soprammercato ci siamo fatti male al piede, del lavoro di cui siamo oberati su cui si accatasta per soprammercato quello del collega in ferie. La sua blanda ricercatezza (tutt’altro che affettata, parte dai traffici più popolari) è molto versatile; ma un sorriso ironico non se lo leva quasi mai.

Parola pubblicata il 02 Maggio 2019