Tribolare
tri-bo-là-re (io trì-bo-lo)
Significato Come transitivo tormentare, affliggere; come intransitivo soffrire, penare
Etimologia voce dotta, dal latino tribulare ‘calcare, opprimere, affliggere’, da tribulum ‘trebbia’.
Parola pubblicata il 08 Novembre 2017
Questa parola, che oggi ci appare piuttosto ricercata, per lunghi secoli è stata bollata come triviale (“Oooh” di sorpresa).
In effetti l’origine del tribolare è agricola, etimologicamente affine al ‘trebbiare’. Il tribulum era infatti un attrezzo agricolo, una lastra di pietra con un lato reso tagliente che veniva premuta e trascinata sulle spighe dei cereali per separarne i grani dalla paglia. Vista l’azione compiuta dal tribulum, non stupisce che il tribulare abbia acquisito i significati di calcare, opprimere, affliggere. E buona parte della fortuna di questa parola si deve alla sua ricezione nel latino ecclesiastico. Ma ancora nel Settecento non pareva un termine buono per la poesia.
I significati di questo verbo hanno delle sfumature davvero vaste. Si può dire che sì, si tratta invariabilmente di qualcosa che ha a che vedere con l’infliggere un tormento, o un patire una sofferenza, ma di specie e gradi dei più vari: sono tribolato da un ginocchio ballerino e dolorante, il giudizio altrui mi tribola sempre; il nonno finisce di tribolare (non è morto, è guarito), tribolo a lungo per trovare la soluzione del problema, il cucciolo turbolento mi fa tribolare.
Una parola dal suono brillante, versatile e sempre utile.
(Peraltro ricordiamo spiacevolmente anche il tribolo, strumento bellico impiegato in ogni epoca per tribolare l’avanzata e i movimenti del nemico, costituito da un chiodo a quattro punte - gettato a terra - di cui una rivolta sempre in alto, offerta al piede, alla zampa, allo pneumatico. Ahia.)