Verve
vèrv
Significato Brio, estro, spirito
Etimologia voce francese che probabilmente deriva dal latino verba ‘parole’, attraverso l’ipotetica forma popolare verva.
Parola pubblicata il 20 Giugno 2018
vèrv
Significato Brio, estro, spirito
Etimologia voce francese che probabilmente deriva dal latino verba ‘parole’, attraverso l’ipotetica forma popolare verva.
Parola pubblicata il 20 Giugno 2018
È una parola che sentiamo e sappiamo usare, ma magari se ci chiedono che cosa vuol dire ‘verve’ abbiamo un momento d’incertezza, e diciamo solo che è un certo tipo di spirito. Il che è del tutto corretto, ma si può scoprire qualcosa di più.
La più probabile etimologia è sorprendente: si tratterebbe di un’alterazione popolare (qualcuno chiosa: popolare gallo-romana) del latino verba. Una rapida suggestione ci bisbiglia all’orecchio che ‘avere verve’ significherebbe quindi letteralmente ‘avere parole’, e di qui tutto lo spirito - ma non è proprio così, manca un passaggio. La verve ha indicato in francese (almeno fino al XVII secolo) la fantasia, il capriccio, che sulle parole volano; solo successivamente ha preso i connotati con cui la conosciamo. È quindi uno spirito, sì, ma d’estro, di una vivacità creativa, spigliata, e perfino iniziativa e mordace, come sa essere la parola bizzarra, stravagante. C’è un forte sapore di libertà, nella verve, che si sferra con brio socievole e accattivante, e senza negarsi qualche licenza.
Comunque, abbiamo capito perché la verve sia solitamente collegata alla parlantina. L’amico a cena mostra una verve irresistibile, per cui tutti pendono dalle sue labbra; corriamo a leggere l’articolo che ha scritto il giornalista con quella verve che amiamo; una verve ironica riesce ad affrontare l’agomento serio con una leggerezza non superficiale.
Curiosità in coda. In italiano questa parola francese è entrata alla fine dell’Ottocento, e negli anni Trenta sembrava destinata a uscire dal dizionario. Sembrava vecchia.