Abnegazione
ab-ne-ga-zió-ne
Significato Dedizione completa, spirito di sacrificio; rinuncia
Etimologia dal latino tardo abnegatio, ‘negazione’ derivato di abnegare ‘rinnegare’, composto di ab che indica allontanamento e negare.
Parola pubblicata il 23 Aprile 2016
Di rado capita di incontrare parole di questa intensità, e dal significato così pesante.
L’abnegazione è uno spirito di sacrificio tale da portare alla negazione di sé e dei propri interessi, volto a una dedizione assoluta, completa. Nella morale cristiana l’abnegazione si traduce in un abbandono totale di ogni egoismo nel perseguire la cura del prossimo e l’amore di Dio - e laicamente, con piccole differenze, non perde questa caratura.
Si può osservare a un tempo con pietà e ammirazione l’abnegazione di qualcuno nella cura di un genitore anziano; lo sportivo insegue con abnegazione il suo obbiettivo, refrattario a ogni distrazione e lusinga; e ci si meraviglia dell’abnegazione del volontario che lavora al canile.
Si legge che l’abnegazione è la negazione di sé; ma forse è solo la via più determinata con cui si pulisce l’io da ogni orpello, tenendo fermo il timone verso ciò che, per l’io, ha valore.
(Variante antica di questa parola era ‘annegazione’, e di ‘abnegare’ era ‘annegare’; ma per segnare la differenza con l’annegare come lo conosciamo oggi - invece, derivato del latino necare ‘uccidere’ - si è optato per mantenere la b.)