Altana

al-tà-na

Significato Terrazzo, belvedere sul tetto di un edificio

Etimologia da alto.

  • «Abbiamo preso un aperitivo sull'altana, si gelava, ma la città illuminata era bellissima.»

È un elemento architettonico meraviglioso, e che curiosamente viene interpretato in maniera differente di città in città — complice anche un nome essenziale, versatile, con un arioso e sobrio riferimento posizionale all’alto.

Un’altana è una sorta di terrazzo, di belvedere, e non è facile discernerne la specificità.
Si distingue forse dal terrazzo per la sua posizione rialzata, al livello del tetto, di accesso meno immediato, e forse anche meno inclusa nell’usuale, operativa vita della casa: il terrazzo sa avere tutta un’altra normalità. D’altro canto non ha l’ampiezza anche un po’ pretenziosa del belvedere, così studiato, ricco, ben posizionato, così didascalico nel dichiarare il suo punto forte, e che può aprirsi anche a terra, su speroni e giardini panoramici, senza doversi per forza fare spazio sulle tegole, in un tessuto urbano. Non ha nemmeno l’alto ufficio astronomico di una specola, che funge da osservatorio celeste.

L’altana può avere il profilo di una loggia coperta che si eleva quasi torreggiando: pensiamo alle nobili altane romane, appariscenti stanze soprammesse a coronare i palazzi più fastosi, virtuosismi architettonici chiusi, con una certa sontuosa gravità; può avere il profilo di un semplice assito di legno, con appena una balaustra, pareggiato sul declivio del tetto, esposto nudo al sole e all’aria: pensiamo alle leggere altane veneziane, che si aprono acrobatiche davanti ad abbaini, e affacciano dall’alto molto sopra calli e canali, spesso disadorne, in cui solo si porta il bicchiere e ci si trattiene a parlare, vivendo un piacere da panni stesi.

È un termine che nasce nel pieno del Rinascimento, quando si inizia a tentare un nuovo modo di campire la vita umana con gli spazi architettonici, e si sviluppa nell’opulenta fantasia dello stile Barocco. Ovviamente ai tempi la soluzione dell’altana era riservata ad architetture (e vite) di tenore altissimo, e anche oggi a dirla tutta non è che sia un elemento tipico delle dimore umili. Ma è un elemento che ha un grande impatto sulla silhouette di una città, diventa caratteristico, e rivelatorio del modo in cui una cultura cittadina vive spazi privati e aperti insieme.

Parola pubblicata il 25 Novembre 2022