Canuto
ca-nù-to
Significato Di capelli, barbe e crini, bianco; di persona dai capelli bianchi
Etimologia voce dotta recuperata dal latino tardo canutus, derivato di canus ‘bianco, biancheggiante, grigio, venerando’, di origine indoeuropea.
Parola pubblicata il 05 Agosto 2021
Biondo, fulvo, corvino: per indicare il colore di un crine amiamo usare cromonimi specifici — che danno sempre effetti diversi rispetto all’uso dei nomi generici dei medesimi colori. Pensiamo allo straniamento di quando in Sette Anni in Tibet il Dalai Lama tocca l’insolita capigliatura bionda di Heinrich Harrer chiamandolo testa gialla. Il canuto fa parte di questo genere di parole.
Ha una ricercatezza classica e un significato semplice e fertile: è il bianco, riferito a una capigliatura, e al pelame in genere. Si tratta di un latinismo di vecchia data, duecentesco, ancora percepibile come tale, e che imposta un’aura elevata e dignitosa. Infatti, rispetto agli altri cromonimi riferiti a crini, ha delle implicature di significato ulteriori: se parliamo di uomini canuti, di donne canute, della loro canizie, il risultato espressivo netto che otteniamo può stringere il suo focus proprio sul colore, o sul suo essere variegato segno di età, di saggezza, di antiquatezza e via dicendo.
Così si può parlare della vecchia amica che ritroviamo canuta e libera dopo anni di tinta, delle teste canute chiamate a decidere su una questione di altro rilievo, della persona canuta nella fotografia («Chi è?»), mentre la combriccola canuta si distingue all’osteria per schiamazzi e cachinni.
Si tratta di un termine che anche in latino ha avuto una storia affascinante: compare in epoca tarda, derivando da un canus con significati imperniati originariamente sul grigio. Le sue prime attestazioni, per quanto incerte, sono antiche, ed è sostanzialmente isolato. Il suo unico parente latino, pare, è cascus, cioè ‘vecchio’, che però non è stato recuperato nella lingua italiana né ha dato altri frutti. È invece della famiglia dell’osco casnar ‘anziano’: la loro radice è indoeuropea, e si collega proprio a significati di ‘grigio’.
Il collegamento al colore di capelli e barbe nella vecchiaia è forte, ormai quasi univoco — ma nell’italiano letterario (così com’era stato in latino) non è l’unica sorte di questo aggettivo: è canuto anche ciò che biancheggia. Canuto il torrente che ribolle, canute le cime delle montagne, canute le fronde fragorose del salice.