Castone

ca-stó-ne

Significato Parte del gioiello in cui è posta la gemma, formata da un incavo e da un contorno metallico che mantiene la pietra al suo posto

Etimologia attraverso il francese antico chaston, dall’ipotetica voce dell’alto tedesco antico kasto, col significato di ‘scatola, bauletto’.

Questa parola risuona soprattutto attraverso un suo derivato assai diffuso, l’aggettivo incastonato, propriamente participio passato del verbo incastonare, ovvero ‘mettere nel castone’. Va notato che, malgrado una certa consonanza, l’incastonare non ha niente a che vedere, etimologicamente, con l’incastrare, anche se veicolano un concetto simile. Infatti, questo ha un’ascendenza latina (è un derivato di castrare, ‘tagliare’, e letteralmente offre il significato di un ‘porre in un intaglio’), mentre il castone deriva dal francese antico chaston, una voce di ascendenza germanica. Il riferimento ricostruito è l’alto tedesco kasto, col significato presunto di scatola, bauletto.

Si sa che l’arte del taglio delle pietre vive nel regno delle scienze. Città come Amsterdam e Anversa sono storicamente le capitali mondiali del taglio di diamanti, e possiamo solo immaginare le gocce di sudore freddo che devono essere scivolate lungo innumerevoli fronti, nei secoli, quando gli apprendisti si accingevano a metter mano ad una pietra di gran valore e si misuravano con l’ardua prova. Ebbene dopo il taglio, perché la pietra possa essere posizionata in un gioiello, serve una sede adatta che la tenga salda ma la valorizzi — ed è proprio il castone.

Si compone di un cavo che accoglie la pietra e da un fissaggio metallico, ma ne esistono di molti tipi: può stringere la gemma con un bordo sottile lungo la circonferenza, come si trova spesso per quelle di taglio cabochon — tonde e senza sfaccettature — mentre quando si vuole esaltare la leggerezza e la luce di una pietra sfaccettata si può scegliere un castone con le griffe — dentini di metallo addossati alla pietra, che la trattengono al suo posto. Ma la tecnica del castone ha invitato trovate di grandi ingegni, ed esistono anche castoni brevettati praticamente invisibili.
Ad ogni modo, se pensiamo al significato della parola alto tedesca antenata del castone, riusciamo in effetti a immaginare l’insieme delle griffe o della struttura di metallo come a un bauletto in cui la preziosa gemma è custodita e protetta.

Certo, ‘castone’ è un termine pratico, circoscritto all’oreficeria. Ma data la sua essenza di significato — sede che stringe la gemma nella complessità del gioiello — non mancano occasioni per usarlo nel linguaggio figurato: si può parlare di alcuni risultati di ricerca che trovano un nuovo significato nel castone di un articolo rivoluzionario, di come un bel romanzo può essere castone di alcuni brani assolutamente memorabili, di come si sostituisca un elemento nel castone di una grande squadra, di come un museo con l’opera principale in restauro sembri un castone senza gemma.

È una parola dal suono pieno e duro, che riempie la bocca; si fa udire e notare per il modo in cui richiama alla mente immagini di preziosità — e a sua volta può impreziosire il nostro parlare.

Parola pubblicata il 09 Gennaio 2022