Conclave

con-clà-ve

Significato Riunione dei cardinali chiamati a eleggere il papa, e luogo in cui questa avviene

Etimologia dal latino: conclave camera, stanza chiusa a chiave, composto da con- e clavis chiave.

Una parola che definisca specialmente una stanza chiusa a chiave ci suona strana: oggi praticamente tutte le stanze possono essere chiuse a chiave. Ma questa parola nasce in un tempo in cui la tecnologia delle serrature era ancora molto arretrata e costosa, e una stanza che poteva essere chiusa a chiave - così come un baule - doveva contenere qualcosa di veramente importante. Ad esempio il diritto romano era particolarmente severo verso chi rubasse o falsificasse la chiave della cella vinaria.

Oggi, per antonomasia, il conclave è passato ad indicare il consesso dei cardinali elettori del nuovo papa - e da quello, riesteso ad indicare genericamente una camarilla, una riunione d’alto profilo, magari ironicamente. Tale consesso da secoli si svolge in modo da essere isolato dal resto del mondo, all’interno di un edificio che non ha contatti diretti con l’esterno, in maniera da evitare interferenze e pressioni sul voto. Se un simile impianto è documentato sin dall’elezione di Gelasio II nel 1118, il termine conclave risulta usato ufficialmente per la prima volta da Onorio III nel 1216; ma fu un’altra elezione ad essere considerata comunemente il vero primo conclave.

Nel 1268 morì Clemente IV. La sede papale era a Viterbo, ed iniziò quindi l’adunanza dei cardinali elettori. Tanti erano gli interessi in gioco e le opposte fazioni: nonostante i cardinali fossero solo una ventina, la vacanza della carica pontificia durò quasi tre anni. I Viterbesi presero allora le redini della situazione: per sottrarre l’elezione a quelle pressioni che la rendevano così inconcludente, chiusero i cardinali in una grande sala del Palazzo dei Papi. A chiave. Poi gli razionarono il cibo, ed arrivarono a scoperchiare parte del tetto: dopo tre settimane, ai cardinali fu concesso di occupare anche il resto del palazzo - da cui comunque non potevano uscire. Nel 1271, dopo un anno e mezzo di clausura e due cardinali morti (un conclave bestiale), ne uscì papa Gregorio X - che subito ufficializzò e organizzò l’istituto del conclave con la Costituzione “Ubi Periculum”, incentivandone la celerità con la solita tattica del razionamento del cibo. Dopo tre giorni, ciascun pasto veniva ridotto ad una singola portata; dopo altri cinque giorni, solo pane e acqua. E vino. Stranamente il conclave successivo durò un giorno solo.

Parola pubblicata il 12 Marzo 2013