Dicotomia

di-co-to-mì-a

Significato Divisione in due parti; divisione di un concetto fra due parti contrapposte; divaricazione fra due elementi

Etimologia dal greco dikhotomía ‘divisione in due’, derivato di dikhótomos ‘bipartito’, composto di díkha ‘in due parti’ e témno ‘tagliare’.

  • «Qui troviamo il limite della dicotomia 'natura contro cultura'.»

Poche parole quanto questa danno l'impressione immediata che il discorso sia frutto di un pensiero strutturato. Infatti è una parola propria di un pensiero che legge e pondera le categorie in cui si classifica il mondo, e che in particolare nota quei frangenti in cui si compie una divisione fra due concetti contrapposti, senza terze vie — tertium non datur. Che dottrina, che levatura.

A dispetto del registro elevato, aulico, e della seria aura greca che non accenna mezzo sorriso, in effetti però è una parola concettualmente facilotta: alla lettera è una divisione in due — tanto che volendo potremmo parlare della dicotomia dell’ultima fetta di torta avanzata contesa fra due fratelli, che viene seguita con grande apprensione e ostilità da entrambi. Ma fuor di scherzo, in astronomia si parla di dicotomia della luna quando è al primo e all’ultimo quarto, e quindi è esattamente per metà illuminata e per metà buia, mentre in botanica si può notare la dicotomia dell’apice vegetativo della pianta, che forma due rami uguali.

Al solito, quando si parla di divisioni che si possono indicare nel mondo fisico, tutto è più semplice; le difficoltà iniziano quando si passa al mondo dei contenuti di pensiero.
In particolare la dicotomia si staglia come suddivisione di un concetto in due contrapposti, che ne esauriscono, o pretendono di esaurirne, l’estensione.

Ad esempio l’etica manichea, antica dottrina iranica rimasta celebre nel ‘manicheismo’, predica una dicotomia completa fra bene e male; si può considerare l’interiorità dell’essere umano nella dicotomia essenziale di ragione e sentimento, o la dicotomia fra teoria e pratica, o quella fra arte astratta e figurativa; e molte condotte sfuggono alla dicotomia fra legale e illegale.

Più in generale la dicotomia diventa una contrapposizione fra due, senza la necessità che siano i due elementi complementari di un uno. La dicotomia può essere fra realtà e inganno, fra due proposte politiche divergenti, fra serie e film, fra pizza e pinsa, fra svelare e rivelare. In questo senso la dicotomia assomiglia a una divaricazione, a uno scollamento, a un conflitto. Tanto che la dicotomia di un partito o di una fazione è la sua scissione.

Si presenta benissimo, è facile da usare e può essere usata in maniera calzante ed efficace su una quantità sterminata di categorie del mondo — spesso con l’intento di superare una semplificazione, di accedere a una profondità e a una complessità maggiore: la dicotomia è davvero una grande risorsa.

Parola pubblicata il 10 Maggio 2023