Galeone

ga - le - o - ne

Significato Antico veliero da guerra per la navigazione oceanica, probabilmente progettato dagli Spagnoli

Etimologia da galea, nome di imbarcazione antica, attraverso il greco bizantino galéa, dal greco classico galée, nome di diversi animali come la faina e la lampreda di mare.

  • «Per hobby costruisco galeoni spagnoli in bottiglie di vetro, tu lo hai mai fatto?»

La nave bizantina galea non ha dato vita solo alla galera, dove si va a trascorrere gli anni al fresco, e al galeotto, che è l’equivalente del furfante, detenuto o ex detenuto. Rimanendo nel campo della navigazione, la parola galea, di origine greca, ha generato etimologicamente anche il nome di un portentoso veliero da guerra che per secoli ha solcato i mari maestoso e potente: il galeone.

Sebbene il nome possa farci pensare ad una mastodontica galea 2.0, si deve fare attenzione: a livello tecnico esso è l’evoluzione di un’altra barca, chiamata caracca, progettata dai Portoghesi a partire dalla più antica nau. Il galeone è un veliero votato alla navigazione oceanica, con un caratteristico castello di poppa alto e squadrato, e fu in uso per diverso tempo tra il XVI e il XVII secolo.

Di molti galeoni era formata la leggendaria flotta dell’Invincibile Armata, bastita nel 1587 dal re spagnolo Filippo II, figlio di quel Carlo V sul cui regno non tramontava mai il sole. Filippo II voleva contrastare la crescente potenza marinara inglese e magari annettersi pure tutto il regno d’Inghilterra, con il quale aveva un rapporto molto complesso che includeva una ex moglie, una rivendicazione dinastica parecchio annacquata e anni di scaramucce corsare in giro per gli oceani.

Ma nulla poterono i sessantacinque galeoni spagnoli, ingolfati nello stretto braccio di mare della Manica, contro l’abilità dei due corsari inglesi Sir Francis Drake (forse amante di Elisabetta I) e Sir John Hawkins (tra le altre cose, iniziatore della tratta degli schiavi inglese) e soprattutto contro delle condizioni meteorologiche avverse che incontrarono al largo della Scozia e dell’Irlanda. La flotta ‘invincibile’ in parte affondò e in parte tornò a cuccia con la coda tra le gambe. L’armata spagnola e la nave Titanic sono di monito a chi dà soprannomi troppo ottimisti prima che i giochi siano fatti.

Questo genere di nave è stato protagonista non solo di episodi come questo, ma di un’epoca intera che ha una grande presa sul nostro immaginario — un’epoca in cui la storia d’Europa cambia ambientazione, fatta di lotte di potere, di commerci e di avventure completamente nuove.
I galeoni dell’Invincibile armata, il Galeone di Manila che trasportava merci fra le Filippine e il Messico, il naufragio del galeone Nuestra Señora de Atocha, carico di ricchezze straordinarie (così come di tanti altri), e tutti i racconti sulle battaglie navali, lo rendono forse il genere di nave che fa correre di più la nostra immaginazione: quando sentiamo la parola ‘galeone’ ci vengono subito in mente fastosi bastimenti pirateschi su cui la ciurmaglia, dopo un arrembaggio ben portato, si gode la sua razione extra di rum. E in effetti l’espressione ‘galeone dei pirati’ è ormai cristallizzata.

Al di fuori di gergo marinaresco, leggiamo di quanti galeoni sia piena la camera blindata di Harry Potter alla Banca dei Maghi Gringott (nel qual caso sono una moneta d’oro — anche questa fantasia associa il nome del galeone alle monete d’oro), e anticamente si poteva dire galeone anche una persona goffa e massiccia, per evidente metafora.
Ma possiamo azzardare altri usi figurati che colorino il nostro parlare in modo piacevole, e che giochino sulla nostra idea di galeone — come quando raccontiamo d’essere stati in vacanza da Marco in Sicilia e ci ha portati spesso a spasso per i sette mari sul suo galeone a remi. È una parola che può portare un po’ di fantasia nella vita di tutti i giorni...

Parola pubblicata il 03 Luglio 2022