Gramaglia

gra-mà-glia

Significato Vestito da lutto; addobbo per riti funebri

Etimologia dallo spagnolo gramalla, veste lunga usata dai dignitari d’Aragona.

Questa parola ci mette paradossalmente davanti a un meccanismo buffo di evoluzione delle parole.

La gramaglia è l’abito da lutto. Più spesso si evoca al plurale, le gramaglie, e la ricercatezza del termine contribuisce alla severità dell’oggetto che descrive (prestandolo meglio anche all’ironia ). E può anche essere un riferimento figurato. Al funerale del personaggio noto i suoi detrattori sfilano ostentatamente in gramaglie, il paese prende le gramaglie per il lutto inatteso, e dopo la sconfitta i tifosi tornano a casa in gramaglie.

Ora, in spagnolo gramalla è un nome, derivato dal catalano, che descrive diverse specie di abiti del passato, sia militari, sia religiosi, sia di funzionari pubblici (pare affondi le sue radici negli… outfit romani). È comunque un genere d’abito di una certa onoranza, e ad esempio la indossavano i magistrati d’Aragona.

Curiosamente questo termine giunge in Italia prima della dominazione spagnola, il che fa supporre una derivazione parallela direttamente dal catalano. Ad ogni modo, arrivato in Italia richiamò subito all’orecchio l’aggettivo ‘gramo’. E a quanto pare è stato proprio così che la dignità della gramalla si tradusse in una severità funebre: per assonanza. Molto poco ortodosso, nevvero?

Parola pubblicata il 16 Marzo 2017