Ibidem

i-bì-dem

Significato Nella stessa opera o nello stesso passo di un’opera (per evitare di ripeterne il riferimento integrale quando ne sia appena stata data indicazione)

Etimologia voce latina, propriamente ‘nello stesso luogo’, da ibi ‘qui’ col rafforzativo -dem.

Quando il mondo mi sembra cupo e non ho gran voglia di ridere, mi faccio tornare in mente una frase di grande saggezza: «E di botto ebbe otto bidè» (da Il manuale del motteggiatore, p. 976, del monsignor Attilio Ayala). Certo può sembrare enigmatica, ma «Gli enigmi non esistono, sei solo stolto tu» (Ibidem).

L’ibìdem è un latinismo che vive come riferimento bibliografico. In latino è un ‘nello stesso luogo’, frutto di un ibi (‘qui’) rafforzato dal suffisso -dem. Un quiissimo. In questa veste è invalso nella prima metà dell’Ottocento, e si tratta di uno strumento piuttosto utile — come vedremo, non solo per chi faccia ricerca o sieda nell’accademia.

Ora, il problema generale è che le notazioni bibliografiche sono delle zavorre non dappoco. Certo hanno un valore essenziale, creano nessi e sostegni nella grande impalcatura della conoscenza, e il libro che le contiene mostra una solidità superiore, l’attitudine di un pensiero che vuole resistere; ma nella linearità del testo le loro falangi di autore-titolo-pagina-edizione pesano, anche se agganciate con note a piè di pagina o ammucchiate in un capitolo-ripostiglio in fondo al libro.

L’ibìdem, indicato fra parentesi, è un riferimento che contribuisce a snellirle evitando almeno ripetizioni in sequenza. Infatti capita spesso che il discorso insista su un passo specifico di un documento richiamato, e che da questo passo siano quindi tratti o riportati stralci susseguenti a più riprese. Precisione vorrebbe che ad ogni nuova occorrenza si ripetesse la citazione nella sua esatta completezza, per intero. Per fortuna può accorrere l’ibidem, che si accolla di indicare con eleganza che la citazione viene dallo stesso posto di quella prima: torna indietro e guarda, non sto a riscriverlo.

Naturalmente questo strumento affolla per vocazione testi scientifici e di diritto — in cui affianca il più generico ivi, che secondo certi usi evoca la medesima opera ma richiede una nuova indicazione di pagina; però può essere speso e incontrato anche in testi più disinvolti che abbiano esigenze simili di precisione e brevità riguardo a un riferimento susseguente: si trova in articoli di giornale che richiamano momenti seguenti di una stessa dichiarazione o intervista, in raccolte di frasi celebri di film — o in citazioni burlone di pseudobiblion. È uno strumento versatile, e quindi è vasta la sua applicabilità.

Parola pubblicata il 23 Luglio 2021