Imperterrito

im-per-tèr-ri-to

Significato Che non si spaventa, che non si fa turbare

Etimologia voce dotta recuperata dal latino imperterritus, composto da un in- negativo e da perterritus ‘atterrito’, che viene dal verbo perterrere ‘spaventare’, a sua volta composto di per- nel senso di ‘completamente’ e terrere ‘spaventare’.

Questa parola è formidabile per due motivi.

Il primo è che si tratta del vivo contrario di una parola che in italiano è stramorta - ‘perterrito’. E le parole costruite come negazioni di una base che non si usa più hanno tutto il fascino di vecchie fortificazioni erette contro minacce ormai spente. Il secondo è quel ‘per-’ di ‘perterrito’, un prefisso fortissimo, che trasforma il normale spaventato in un oltremodo spaventato.

L’imperterrito ci si presenta quindi come chi o ciò che, nonostante la ragione di una paura agghiacciante, di un turbamento profondissimo, non si fa toccare. Insomma, sarebbe più che plausibile farsi prendere il cuore dal terrore, ma l’imperterrito non si sbigottisce. In questo senso è molto più preciso dell’imperturbabile o dell’impassibile, che non fanno una piega nemmeno davanti al motivo di gioia, o di riso. Piovono le difficoltà ma procediamo imperterriti verso il nostro obiettivo; anche davanti alla minaccia affermiamo imperterriti le nostre ragioni; e la ricerca imperterrita porta a un frutto straordinario.

Poi sì, per estensione l’imperterrito può diventare in genere l’indifferente. Ma fargli perdere il nesso con la paura significa fargli perdere una cifra distintiva: piuttosto, si può avvicinare allo spavaldo, all’impavido - per cui continuiamo imperterriti a fare critiche taglienti, e interveniamo imperterriti per sventare uno scippo.

Una parola splendida anche da pronunciare, forte di tutta l’accelerazione dell’accento sdrucciolo.

Parola pubblicata il 30 Ottobre 2017