Ipostatizzare

i-po-sta-tiz-zà-re (io i-po-sta-tìz-zo)

Significato Attribuire a un’entità ideale una sussistenza sostanziale; assolutizzare; personificare; in linguistica, il passare di una parola o di una locuzione da una categoria grammaticale o concettuale a un’altra

Etimologia da ipostasi, che è dal greco ypòstasis ‘sostanza’, composto da ypò ‘sotto’ e stàsis ‘lo stare’.

Capita di trovare una parola che non si conosce, la si cerca sul dizionario, si legge la definizione e si chiude senz’altro il dizionario con la convinzione che sia troppo astrusa e che non sia roba per noi. Potrebbe essere questo il caso, ma non lo sarà, perché l’ipostatizzare, per quanto ostico, è un concetto comune, utile e meraviglioso.

Nel linguaggio filosofico ‘ipostatizzare’ significa in primis dare sostanza a un concetto ideale - dandogli concretezza o perfino personificandolo: quando affermiamo che la scienza ci dice che non si deve mangiare l’uranio, stiamo ipostatizzando la scienza; quando dico che nel 2006 abbiamo vinto i mondiali di calcio, ipostatizzo una comunità ideale; quando parlo dell’onestà quale forza che sola può salvare la nostra società, sto ipostatizzando l’onestà. Corollario di questo significato è l’ipostatizzazione quale assolutizzazione metafisica: do sostanza eterna, assoluta e immutabile a qualcosa di storicamente contingente e transeunte. Così si ipostatizzano i diritti umani, la vacanza da sogno è ipostatizzata nella spiaggia caraibica o thailandese, si ipostatizzano le ricette della tradizione.

L’ipostatizzazione si accompagna anche, in una certa misura, a una rigidità cristallina e quasi bidimensionale - normale in ogni rappresentazione o personificazione che per forza di cose non può abbracciare ogni sfumatura né può mutare in maniera fluida. Taluni ipostatizzano il lusso nella vita dei figli dei magnati russi, ipostatizzando il bene nel modello di un grande del passato si possono avere problemi etici coi nuovi problemi dell’attualità, l’ipostatizzazione del male in un nemico come Sauron pare un po’ manichea.

In linguistica, invece, l’ipostatizzazione è un fenomeno molto diverso. Descrive il mutamento sostanziale - nel paradigma delle categorie grammaticali - di una parola o di una locuzione: un passaggio da una categoria a un’altra. Forse l’italiano non è la lingua in cui questo accade più spesso, ma se abbiamo parole come ‘cerchiobottismo’ e ‘permaloso’ è proprio per un’ipostatizzazione.

Insomma, non è proprio quel mostro di parola che sembrava. Ed è una chiave concettuale che apre molte porte, che permette pensieri notevoli.

Parola pubblicata il 12 Aprile 2016