Mercanzia
mer-can-zì-a
Significato Mercatura; corporazione di mercanti; merce, insieme di merci; riferito a una persona, insieme di caratteristiche fisiche o morali; affare, attività
Etimologia derivato per sincope da mercatanzia, a sua volta da mercatante, dall’ipotetico participio presente latino mercatans del verbo mercatare.
Parola pubblicata il 15 Giugno 2017
Fra le parole di sapore antico, questa è una delle più fresche, simpatiche e storicamente presenti; e proprio questa massiccia presenza, questo peso si rivela nella sorprendente infilata di significati che nei secoli ha raccolto.
Che ci parli di attività economiche, che necessitano di polso e rapidità, è evidente fin dalla sua formazione: per pronunciare ‘mercatanzia’ si deve allenare la lingua, mentre ‘mercanzia’, sincopato, scivola diritto ed efficiente verso la zeta. Ad ogni modo il suo punto di partenza è la mercatura, ossia l’attività e l’esercizio del mercato, del commercio, del negozio; e di qui la diramazione è vasta. Infatti passa a indicare la corporazione dei mercanti (quanti palazzi, tribunali, logge della Mercanzia ci sono nelle nostre città?), ma anche - e nell’uso odierno soprattutto - la merce, anzi l’insieme di merci. La bancarella offre una ricercatissima mercanzia made in chissà dove, l’agente ci mostra orgoglioso campioni della mercanzia che ci vuole vendere.
Ma il passo ironico è brevissimo: infatti quando la ‘mercanzia’ si riferisce a persone, indica in maniera versatile caratteristiche e pregi, fisici o morali, che in qualche modo sono o paiono in offerta: l’amico che ha passato l’inverno in palestra sfoggia la mercanzia con canottiere striminzite, si mandano curriculum a pioggia per piazzare la mercanzia.
Ultimo, ma splendido, è l’uso di ‘mercanzia’ come sinonimo di affare, attività: l’amica è sempre impegnata in mille mercanzie, siamo soddisfatti della buona mercanzia che abbiamo fatto alla fiera.
Una parola vasta, che è bello poter usare in maniera divertente.