Nuca

Parole semitiche

nù - ca

Significato Parte posteriore del collo, dove la colonna vertebrale si collega al cranio

Etimologia attraverso il latino medievale nucha, dall’arabo nukhā, ovvero ‘midollo spinale’, e da nuqra, ‘fossa della nuca’.

La parola nuca, che definisce una parte importantissima ed estremamente delicata del corpo umano come il retro del collo, in cui il cranio va ad imperniarsi sulla colonna vertebrale, è di derivazione medica. Certo, quando ci avventuriamo in territorio ippocratico, siamo abituati a paroloni altisonanti provenienti dal greco, ma non tutto il lessico medico si pasce in terra ellenica. Anche gli arabi hanno avuto un ruolo importante nello sviluppo di questa scienza, soprattutto durante il medioevo (ricordiamo a questo proposito pezzi da novanta come Avicenna, Averroè, Maimonide – che era ebreo – ma anche i meno gettonati Albucasis e Avenzoar).

La medicina in Europa deve molto ad una realtà che si sviluppò lentamente, accogliendo studiosi e scienziati da ogni dove, conservando scritti, divulgando antico sapere e nuove conoscenze, costituendo nel tempo una fucina di idee, esperimenti, sapienza e avanguardie che culminò durante il cosiddetto ‘Rinascimento del XII secolo’. Questo luogo di cultura e scienza fiorente fu Salerno, Civitas Hippocratica, dove nacque la Scuola Medica Salernitana e le conoscenze dei sapienti arabi ed ebrei vennero divulgati sia grazie ai cosiddetti ‘circolatori ebrei’, che portavano a Salerno gli ultimi ritrovati della farmacopea orientale, sia tramite l’opera di traduzione dei testi semitici di Costantino l’Africano (Cartagine, circa 1010, Montecassino 1087).

Fu forse Costantino l’Africano colui che coniò il termine nuca, calcandolo da due diversi lemmi arabi? Non lo sappiamo, ma forse è lecito supporlo. In effetti le parole che si celano nell’etimo sono foneticamente simili nukhā e nuqra. La prima significa midollo spinale e rientra in un alveo semantico di parole che includono lo scrollare, lo scuotere, il catarro e l’umore della flemma. È evidente che il nocciolo radicale vuole trasmetterci il senso di un liquido denso che appartiene al corpo umano. La seconda parola in questione, nuqra, deriva dal verbo naqara, che significa scavare un buco, forare. Scorrendo il dizionario, troviamo nella sua famiglia semantica anche i termini cavità, depressione, incavo, orbita dell’occhio e infine anche ‘fossa della nuca’. Perché questa parte del nostro corpo non è piatta, ma possiede avvallamenti e rientranze. E ne ha ben donde, giacché contiene molti tessuti, muscoli, vasi sanguigni, ossa, cartilagini…

In breve, la parola nuca ci regala una camera con vista sulla storia della medicina, delle traduzioni e della cultura mediterranea, in un’epoca in cui il sapere antico veniva incubato nei monasteri occidentali e nuove ricerche ed esperienze fiorivano tra Africa e Oriente. E tutto questo è stato possibile anche grazie ad un luogo di eccellenza antico e nobile come la Scuola Medica Salernitana, dove arabi, ebrei, cristiani e donne (quasi fossero una stirpe a parte, santi numi!) hanno collaborato proficuamente e prodotto sapienza e conoscenza preziosissime.

Parola pubblicata il 17 Dicembre 2021

Parole semitiche - con Maria Costanza Boldrini

Parole arabe, parole ebraiche, giunte in italiano dalle vie del commercio, della convivenza e delle tradizioni religiose. Con Maria Costanza Boldrini, dottoressa in lingue, un venerdì su due esploreremo termini di ascendenza mediorientale, originari del ceppo semitico.