Pedestre

pe-dè-stre

Significato Che va a piedi; qualitativamente poco pregevole, mediocre, banale

Etimologia dal latino pedester, derivato di pes ‘piede’.

Siamo davanti a una parola che, se usata, dichiara come poche altre una padronanza raffinata della lingua italiana.

L’immagine da cui scaturisce, riemergendo dal latino nell’italiano del XIV secolo, è immediata: il pedestre va a piedi. E non a cavallo. Ora, ai nostri tempi questo può voler dire poco, ma per lunghissimi secoli della nostra storia fra l’andare a cavallo e l’andare a piedi c’è stato un abisso sociale di dignità. E in questa parola continua a esser vero che chi va a cavallo vale ben più di chi va a piedi.

Il fatto brillantissimo è che il pedestre non solo diventa il mediocre, il qualitativamente scarso, il poco pregevole. Ma si volge in maniera piuttosto netta verso il banale, ciò che non conosce novità né originalità - forse non i primi metri di qualità che ci vengono in mente, ma metri molto eloquenti. Una svolta che si attaglia bene, per negazione, alle prodigiose agilità equestri.

Così troviamo pedestre la sceneggiatura rimasticata, goffa e impersonale; quando a tavola si impongono commenti pedestri sull’attualità ci si serve volentieri altro vino d’evasione; e non ci si arrende alla modesta prospettiva di una vita pedestre.

È vero: nel pedestre c’è un giudizio di sapore aristocratico. Ma è un’aristocrazia lontanissima: ciò che rimane è lo iato fra un procedere potente spedito alto e destro, e un procedere lento, monotono, impolverato. Proprio una parola da riscoprire.

(Va comunque notato che questo aggettivo può anche essere usato col significato concreto di ‘a piedi’: il pellegrinaggio dev’essere pedestre, o si perde il senso del viaggio; e si può ammirare la statua pedestre di un sovrano - che dopotutto non stava sempre a cavallo.)

Parola pubblicata il 08 Gennaio 2017