Protoquamquam
pro-to-quam-quam
Significato Persona saccente, pedante e ridicola
Etimologia composto dall’elemento greco proto- ‘primo’ e da quello latino quamquam ‘sebbene’.
- «A parlare c'è sempre quel protoquamquam.»
Parola pubblicata il 03 Dicembre 2022
C’è un fattore che spesso, percorrendo le ramificazioni etimologiche che spiegano l’origine di una parola, si trascura. La voluttà. Quella spinta quasi carnale con cui a volte cerchiamo di pronunciare, e anche di cambiare le parole che abbiamo a disposizione per dire quello che desideriamo.
‘Saccente’ è una parola cardinale. Si pone in un particolarissimo punto di equilibrio della galassia della boria, unendo l’ostentazione e la presunzione in una dimensione di pretesa superiorità, specie intellettuale. E però è anche una parola a buon mercato, che passando di bocca in bocca può essere distorta: a volte anche un congiuntivo giusto può far sembrare saccenti. Dopotutto, non è che un’alterazione di sapiente. E poi, diciamocelo, è una parola un po’ asciuttina.
Non si sa bene chi se la sia inventata, ma nel Seicento inizia a comparire una parola che prende una concezione speciale del saccente e le attribuisce un nuovo nome — che invece è estremamente ricco, che sta in bocca in maniera a dir poco voluttuosa, ingegnerizzato nell’ircocervo di un composto greco-latino. Tale bizzarra chimera, con poesia davvero acuta e simpatica, lepida, ci racconta questo profilo umano componendo proto-, un elemento greco che ci parla di un ‘primo’ in senso temporale, numerale o gerarchico, e quamquam, che in latino è un ‘sebbene’. Per capirne meglio il tenore potremmo presentarlo forse come alto-quantunque, esimio-anche-se, e ci offre non un saccente qualunque, ma il primo saccente di un’arte o di una scienza, lo ierosaccente, il saccente pedantissimo che scade nel ridicolo.
Peraltro la composizione formale con elementi classici gioca col suo significato, precisamente sul campo della saccenteria: è un’ironia ulteriore che ne echeggia la pretenziosità. Si può anche volgere in autoironia, ed esclude che l’attributo sia dato con la leggerezza dell’ignoranza.
Da un altro punto di vista, protoquamquam può però essere inteso come una parola da protoquamquam — ma è un rischio che gente coraggiosa e dotta può sentirsi di correre.
Possiamo parlare del protoquamquam che interloquisce continuamente per fare precisazioni tecniche che non c’entrano nulla, della protoquamquam che guida l’associazione culturale piena di pretese, del protoquamquam che viene sempre invitato a parlare in trasmissione in qualità di massimo esperto, più o meno di ogni cosa.
È una parola molto ricercata, che si fa notare nella frase come un petardo in salotto — ma ha quella virtù rara di farsi intendere a sufficienza anche laddove ignota, tale la sua magniloquenza, tale il suo qua qua.