Rammagliare

ram-ma-glià-re (io ram-mà-glio)

Significato Aggiustare le maglie di un tessuto

Etimologia derivato di ammagliare (che è da maglia, dal latino macula ‘macchia’ attraverso il provenzale malha) con prefisso ri-.

  • «Mi rammagli la sciarpa?»

Questa è una parola precisa e forte, ma anche delicata e poetica. D’immagine è umile, e forse per questo pare poco interessante, ma nell’uso mostra esperienza e levatura — una saggezza da nonna. Però, per intendere bene la sua portata e il suo effetto, è importante mettere a fuoco il concetto di ‘maglia’.

Lo impieghiamo in una quantità di riferimenti, dai lavori a maglia e quindi dalle maglie dei tessuti, alle maglie metalliche di antiche cotte, ossia tuniche, che proteggessero chi le indossava, fino alle maglie della rete da pesca, strette o larghe. Senza addentrarci nelle estensioni (per cui indossiamo una maglia), facciamo un lavoro di astrazione: la maglia è un intreccio, un reticolo di fili o di anelli. Questa forma ci è spiegata in maniera sorprendente dall’etimologia: il provenzale malha da cui l’abbiamo in prestito deriva dal latino macula. Le maglie, nella loro quasi-trasparenza, appaiono come un insieme di macchie, una trama maculata.

Le maglie però, per vari motivi, si smagliano — cioè si rompono, si disfano. La forza serrata del reticolo può essere sciolta, la sua bellezza strappata. Proprio la sua forma la rende complessa da riprendere, da riparare, da ricucire, e il rammagliare ci parla precisamente di questo.

Se l’ammagliare è un legare con maglie, il rammagliare, con quel prefisso ri- che ci indica un ritorno, un ripristino, è un aggiustare le maglie di un tessuto. Posso chiedere al sarto di rammagliarmi il golfino di cui andavo tanto orgoglioso e che è rimasto preso in un chiodino sporgente di libreria, con un accrocco di nodi possiamo rammagliare la rete che dovrebbe proteggere il balcone da piccioni e gabbiani, e in mattinata sul molo si rammagliano le reti provate dalla pesca.

Sono immagini pratiche, figure manuali, di un intervento su una tessitura speciale. Ad esempio, si distingue dal riallacciare per la ricchezza del suo tessuto: non ripristina semplicemente un legame; si distingue anche dal ricucire per come non agisca cicatrizzando insieme margini, ma ricostituendo la logica reticolare della trama: ci ritorna sopra con naturalezza, la riprende quasi che il suo strappo sia alla fine qualcosa di solito, e quindi solito ritornarci sopra. Proprio questa sensazione ci permette delle estensioni figurate particolarmente icastiche.

Un trasloco inatteso ci fa rammagliare i rapporti con gente amica che frequentavamo in epoche passate, parlare con la persona giusta dopo l’esperienza disorientante ci fa rammagliare tutti i bandoli che sono rimasti stracciati, e la seconda stagione rammaglia i buchi di trama della prima.

Le parole del lavoro manuale hanno spesso delle capacità rappresentative di livello superiore. «Come in basso, così in alto» diceva fra l’altro Ermete Trismegisto.

Parola pubblicata il 29 Giugno 2023