Sciovinista

scio-vi-nì-sta

Significato Nazionalista esagerato, ingenuo e fanatico

Etimologia adattamento del francese chauvinisme, derivato dal nome di Nicolas Chauvin.

  • «Non so come possa credere di vivere in un simile paradiso terrestre; è sciovinista.»

Ci sono persone che non esistono, e che però lasciano una traccia nella storia. Non si tratta direttamente di personaggi inventati in romanzi, opere teatrali e simili: certo, magari poi riappaiono anche in opere d’arte più strutturate, e anzi è lì che trovano consacrazione e rinomanza, ma prima si cristallizzano, si aggregano, si plasmano nella fantasia collettiva, quella fatta di storie riportate, di aneddoti, di soprannomi, di battute improvvisate.

Nicolas Chauvin nasce nel 1770 a Rochefort, in Aquitania, ed è stato un soldato decorato al servizio della Repubblica Francese — o almeno, così dice qualche fonte. In realtà quando lo incontriamo nell’opera teatrale di Charles-Théodore Cogniard La coccarda tricolore, del 1831, è un soldato della campagna con cui Carlo X conquisterà l’Algeria, proprio in quegli anni. Però altrove è raccontato come fervente soldato di Napoleone — addirittura ferito a Waterloo, e talvolta si riporta che sia stato lui a rimbrottare gli inglesi che chiedevano l’onorevole resa francese, e non il generale Pierre Cambronne.
Non siamo davanti a dubbi di ricostruzione, che ci intoppano nel rimettere insieme una storia unitaria e coerente: Nicolas Chauvin è una persona fittizia, un personaggio con la funzione storica d’incarnazione del nazionalismo. Come ogni incarnazione subisce lo smodato, e quindi il suo nazionalismo si fa il più esagerato, ingenuo e fanatico.

Lo sciovinismo, splendido e orecchiato adattamento del francese chauvinisme — che è appunto tratto dal cognome di Nicolas Chauvin — è proprio questo genere d’inclinazione nazionalistica. È sciovinista il nonno che spregia con grandi orazioni ogni cucina che non sia strettamente quella del suo paese, è sciovinista la narrazione della stampa che trova sempre ragioni per esaltare le grandezze nazionali avverso le mire e le insinuazioni forestiere, e dietro le parole del protocollo possono nascondersi idee rigide e profondamente scioviniste.

Potremmo collocarla, nel nostro dizionario, come una sfumatura in più sulla tavolozza dell’amor di casa propria — anche perché è un ambito che gode di una scarsa attenzione lessicale, potendo contare quasi solo sulle categorie del patriottismo e del nazionalismo. È un attaccamento che proprio con i nazionalismi ci sembra mostri un suo estremo — ma lo sciovinismo ne è la frangia più esasperata, quella priva di ogni profondità di pensiero, assolutamente invasata e tonta, perfino settaria, come ci s’immagina sia questa evoluzione popolare della figura millenaria del soldato fanfarone (miles gloriosus). Chauvin non è semplicemente un personaggio inventato: è una maschera.

Va notato che se in italiano questo termine è rimasto nella sfera del nazionalismo, in altre lingue gli omologhi di ‘sciovinista’ possono riferirsi anche ad altri casi in cui un gruppo si considera migliore di un altro (ad esempio in inglese il male chauvinist è il maschilista). Attenzione alle traduzioni!

Parola pubblicata il 25 Marzo 2023